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Artissima 18

Artissima, la kermesse delle gallerie

21 ottobre, 15:53
Artissima nel 2010 Artissima nel 2010
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Un fermo immagine sul meglio dell'arte dei nostri giorni. Cinquantotto gallerie italiane e centotré straniere, quattro sezioni tematiche proiettate sul futuro, una sede espositiva - l'Oval del Lingotto - di ventimila metri quadrati. Ecco i numeri di Artissima 18, la kermesse che promette ancora una volta di trasformare Torino nella capitale mondiale dell'arte contemporanea.

Artissima, in scena dal 4 al 6 novembre, permette ai galleristi che riescono ad accedervi di presentare i loro pezzi più pregiati a una platea di decine di migliaia di visitatori, coniugando la cultura con il business. La kermesse, in questo diciottesimo appuntamento, intende imprimere altro slancio alla vocazione sperimentale inaugurata nell'edizione precedente, la prima firmata da Francesco Manacorda (che e' confermato alla direzione artistica). ''L'impianto - dice - costruisce sul progetto dello scorso anno. La nostra scelta e' andata nel senso della continuazione e della profondita', senza pero' che la fiera venisse privata di molti elementi di innovazione e di spettacolo. L'obiettivo e' di costruire qualcosa di grande attualita' capace di mettere a frutto la particolare natura di questa fiera, che e' un laboratorio per l'arte contemporanea e un crocevia di tutti i suoi protagonisti''.

Se il corpo di Artissima resta la sezione ''Main Section'', che raccoglie le gallerie più rappresentative del panorama mondiale, quella che forse ha riscosso l'interesse maggiore nel 2010 è ''Back to the future'', una vera e propria mostra di venti artisti (selezionati da un comitato internazionale) che hanno lavorato negli anni Sessanta e Settanta, che sono stati parzialmente dimenticati negli ultimi decenni del XX secolo ma che hanno riguadagnato l'attenzione per la contiguita' delle loro pratiche agli sviluppi di oggi. ''Present future'' è dedicata a sedici figure emergenti, ''New entries'' e' riservata alle gallerie che abbiano meno di cinque anni di attività alle proprie spalle e che ancora non abbiano preso parte alla rassegna subalpina: ne sono state ammesse venticinque.

Nel solco della scorsa edizione si conferma il percorso di ricerca sullo scenario futuro dei musei. Il programma del 2011 prevede due progetti diversi, autonomi ma fortemente connessi l'uno all'altro, curati - ed e' una cosa insolita - dagli stessi artisti. ''Approssimazioni razionali semplici'', di Lara Favaretto, sarà collocato al centro della fiera: un'istituzione ''provvisoria'' che rilegge, ripensa e reinterpreta in una chiave nuova il modus operandi dei musei tradizionali.

''Artissima Lido'' è invece un ciclo di mostre e performance allestite al di fuori del perimetro della fiera, nel centro storico di Torino e, in particolare, nella zona del Quadrilatero romano, dove collettivi di artisti provenienti da tutta Italia gestiranno spazi no-profit nei negozi, nei cortili, nei caffè e nei ristoranti per portare avanti le loro sperimentazioni. Le iniziative (ci sono anche proiezioni, concerti, conversazioni) sono curate da Christian Frosi, Renato Leotta e Diego Perrone.

Il visitatore poco esperto che vuole orientarsi nella sterminata distesa degli stand dispone di due offerte: la prima è ''Ascolta chi scrive'', un programma di visite guidate, pensate per il grande pubblico, a cura di critici di giornalisti del settore; la seconda è ''Collector's walk'', una passeggiata durante la quale alcuni importanti collezionisti internazionali commenteranno le opere e le motivazioni delle proprie scelte. In entrambi i casi la partecipazione è gratuita ma serve la prenotazione telefonando al numero 011/197.44.106 o scrivendo all'indirizzo segreteria@artissima.it (ANSA).

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