Russia, scontro Trump col Congresso

Redazione ANSA

E' il primo vero e proprio scontro del tycoon con il Congresso, dopo che il leader della maggioranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, ha appoggiato la richiesta bipartisan di una inchiesta sul ruolo della Russia nelle elezioni dell'8 novembre, dopo i sospetti sollevati dalla Cia. Parole che irritano il presidente eletto, il cui portavoce contrattacca senza peli sulla lingua: "Si vuole delegittimizzare la vittoria di Trump". E intanto, nei giorni della feroce polemica con i servizi, come leader degli 007 Usa spunta il nome di Carly Fiorina, ex Ceo di Hp ed ex rivale di Trump nelle primarie, in pole position per il ruolo di Director of national intelligence (Dni). Mentre Rex Tillerson, Ceo di Exxon Mobile, amico di Putin, e' sempre più vicino alla nomina di Segretario di stato. Le agenzie di intelligence americane non hanno rilevato alcuna attività condotta da hacker nell'Election Day per interferire sulle operazioni di voto o sul conteggio dei voti. Lo afferma il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest.

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