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Indicazione geografica a Grappa Vda

Riconoscimento ministeriale, tracce acquavite dal 19/o secolo

(ANSA) - AOSTA, 19 AGO - La tradizionale Grappa della Valle d'Aosta, di cui esistono testimonianze già nel diciannovesimo secolo, ha conquistato il riconoscimento di Indicazione geografica. Il via libera è arrivato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ne ha approvato la scheda tecnica ai fini della registrazione comunitaria.
    L'acquavite è ottenuta "tramite la distillazione, esclusivamente con impianto discontinuo, di vinacce fermentate o semifermentate, direttamente mediante vapore acqueo oppure con l'aggiunta di acqua nell'alambicco". Inoltre "è consentita l'aggiunta di miele, piante aromatiche o loro parti, nonché frutta o parti di frutti secondo i metodi di produzione tradizionali". Le materie prime devono provenire "esclusivamente da vitigni di cui sia autorizzata la coltivazione in Valle d'Aosta" ed è possibile l'invecchiamento "in botti, tini ed altri recipienti di legno non verniciati né rivestiti, per un periodo non inferiore a dodici mesi". La gradazione alcolica minima è del 38%.

Il riconoscimento - che nel 2015 aveva già ottenuto il Genepì valdostano - è arrivato al termine di un iter promosso dall'Istituto tutela Grappa della Valle d'Aosta. La grappa, prevede la scheda tecnica pubblicata in Gazzetta ufficiale, deve essere "trasparente e brillante, con sensazioni olfattive e retronasali, che spaziano dal floreale al fruttato" e l'imbottigliamento deve svolgersi "nel medesimo stabilimento di produzione". "L'elevata altitudine dei vigneti - si legge ancora - e le escursioni termiche nel periodo che precede la vendemmia favoriscono un'elevata sintesi ed accumulo di aromi varietali nelle bucce dell'uva". La Valle d'Aosta "ha un'antica tradizione di produzione di grappa ad uso artigianale" di cui si discuteva, ad esempio, già nel dicembre 1872, all'interno dell'Assemblea generale del Comizio agricolo della provincia d'Aosta. "Anche un articolo del deputato Farinet, scritto nel 1903, dimostra - è scritto nella scheda tecnica - la diffusione storica in Valle d'Aosta della distillazione di vinacce, con una lunga spiegazione dei problemi legislativi ai viticoltori".
   

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