(ANSA) - AOSTA, 12 GEN - In sei mesi il 65% degli abitanti di
Cogne entrati a contatto con il virus durante la prima ondata
hanno perso le difese immunitarie sviluppate. Due di loro si
sono nuovamente contagiati, in un caso finendo poi in terapia
intensiva.
Sono alcuni dei risultati dello studio sulla popolazione del
paese ai piedi del Gran Paradiso voluto dall'amministrazione
comunale e condotto da Fabio Truc, fisico che si occupa di
oncologia sperimentale all'Università Parigi XIII, e Gianpiero
Gervino, del dipartimento di Fisica dell'Università di Torino.
Nel giugno 2020 su 1.300 cittadini in 850 avevano aderito allo
screening: appena 31 erano risultati positivi al test
sierologico. Solo cinque avevano avuto sintomi, senza casi
gravi. Dal secondo esame svolto a dicembre le difese erano
sparite in due casi su tre. "I sintomatici hanno perso gli
anticorpi come tutti gli altri. La risposta immunitaria
dell'organismo al virus è molto soggettiva", spiega Truc.
Visti i numeri della seconda ondata a Cogne, emerge come sia
stato il "lockdown precoce", scattato il 4 marzo in paese
(rispetto a quello nazionale del 10), a limitare il numero dei
contagi in primavera, e non una componente genetica come
ipotizzato. (ANSA).