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Ecco le Barche Europee dell'anno

EUROPEAN YACHT OF THE YEAR 2020

Responsabilità editoriale Saily.it

Una carrellata di barche premiate, con foto e video, e il commento di Alberto Mariotti, esperto di vela e multiscafi dello storico mensile Vela e Motore. Per capire anche i trend di maggior successo: il punto di incontro tra produzione e mercato

 

di Christophe Julliand

Come ogni anno a gennaio, i vincitori dei premi European Yacht of The Year sono stati annunciati durante il Boot di Dusseldorf, che con oltre 2000 barche esposte si conferma come il più grande Salone Nautico indoor in Europa.

Categoria per categoria, queste sono le barche premiate dalla giuria composta dai tester delle principali riviste di settore (Vela e Motore per l'Italia) :

Family Cruiser - Dei tre candidati al premio in questa categoria, è il modello più piccolo, il 9 metri Oceanis 30.1 del cantiere Bénéteau che ha avuto la meglio sullo sloveno Elan Impression 45.1 e il Jeanneau Sun Odyssey 410. Oltre al rapporto qualità prezzo, ad aver convinto la giuria è la completezza delle caratteristiche dell'entry level delle gamma Oceanis che, pur essendo un natante, offre grande abitabilià, facilità di uso e diverse configurazioni delle appendici.

Il commento di Alberto Mariotti di Vela & Motore: ''Un’apprezabile mossa del gruppo francese che riporta l’attenzione verso imbarcazioni di taglia più piccola. Un segnale importante e che fa piacere, anche perché  il nuovo Oceanis non sembra un modello di serie B: riprende infatti lo stile e il design dei fratelli maggiori. Tra i suoi punti di forza ci sono le dimensioni del gavone di poppa, accessibile dalla panca di destra, e le dimensioni del bagno. In pozzetto i timonieri più robusti potrebbero soffrire la mancanza di spazio dietro alle ruote del timone. Una barca ideale per iniziare una lunga avventura nel mondo del diporto.''

VIDEO Oceanis 30.1

 

Performance Cruiser - Grande competizione nella categoria dei fast cruiser dove quattro finalisti si sono disputati il titolo : il First Yacht 53 (altro prodotto del cantiere Bénéteau ma con firme e stile tutto italiani), l'Italia 11.98 (primo rappresentante della cantieristica del Belpaese nella selezione finale di quest'anno), l'RM 1180 (altro francese che abbiamo potuto visitare allo scorso Salone di Parigi) e l'X 4.0 del famoso cantiere danese X-Yachts.

Ed è quest'ultima X 4.0 la vincitrice del premio. Ottima declinazione attualizzata di un programma, quello della crociera veloce, che fa parte del DNA stesso del cantiere fondato oltre 40 anni fa da Jeppesen, in un segmento, quello dei 12 metri, in cui X-Yachts ha proposto modelli di culto in passato, pensiamo all'eccellente evergreen X-412 degli Anni '90.

Il commento di Alberto Mariotti di Vela e Motore: ''Nella sempre combattuta categoria Performance la barca danese convince per versatilità e doti marine: naviga bene, è sicura con vento forte e nella sua versione più spinta permette anche di partecipare a qualche semplice regata. Ha interni comodi (meglio la versione a 2 cabine) e una costruzione impeccabile. Magari non emoziona al primo sguardo, le sue linee hanno un design convenzionale ed è simile agli altri modelli della gamma, ma l’X40 è un prodotto solido, privo di errori ed è adatta tanto all’armatore esperto quanto a quello alle prime armi.''

VIDEO X 4.0

 

Racer Cruiser - E' la prima volta che questa categoria viene introdotta nel premio EYOTY. Di solito, si legge nel comunicato pubblicato sul sito dedicato al premio, i modelli più ''corsaioli'' venivano inseriti tra i Performance Cruiser, oppure tra gli Special Yachts. Quest'anno però, si legge sempre nel comunicato di presentazione dei nominati erano tanti i modelli in lizza con ben 5 candidati in finale : il Dehler 30 OD del cantiere tedesco Dehler, parte del gruppo Hanse Yachts, il J/99 ultima nata in casa J Boats (barca che avevamo visitata due anni fa a Parigi), il Sun Fast 3300 di Jeanneau (premiato dalla statunitense Sailing World leggi QUI), il JPK 10.30 dal piccolo ma influente cantiere fondato e diretto dal francese Jean Pierre Kelbert i cui vari modelli si vedono spesso salire sul podio delle regate IRC in equipaggio ridotto e lo Swan 36 OD, monotipo a foil progettato da Juan Kouyoumdjian per l'iconico cantiere finlandese Nautor's Swan.

Il Dehler 30 One Design si aggiudica il premio. E' una barca orientata alla performance pura con water ballast da 200 litri, appendici e piano velico votati alle performance, e poche concessioni per il comfort.

Il commento di Alberto Mariotti di Vela e Motore: ''Il nuovo Dehler rappresenta il gradito ritorno del cantiere verso il mondo race. Il 30 OD è una bella interpretazione di una piccola e innovativa barca per regate offshore con equipaggio singolo o in coppia. Finita la stagione di regate, si presta anche per qualche crociera dove è richiesto un po’ di spirito di adattamento a causa degli spazi ristretti. Il pozzetto è denso (forse troppo) di cime e le regolazioni non sono sempre ergonomiche, soprattutto quelle del paterazzo. La barca è veloce, tecnica, divertente da condurre e ben costruita.''

Avevamo presentato in dettaglio il Dehler 30 OD in occasione dello scorso Salone di Genova.

VIDEO Dehler 30 OD

Il Club Swan 36 OD invece ha ricevuto il premio per l'innovazione. In effetti, come già avevamo sottolineato in occasione dell'anteprima mondiale a Scarlino a maggio (leggi QUI) dalle forme di carena al sistema di foil a C ideato da Juan K tutto, assolutamente tutto è nuovo in questa nuova creatura. In particolare la configurazione dei foil diversi da quelli dei Figaro 3 o da quello che si vede in ambito IMOCA sia nella forma delle appendici che nel sistema di movimentazione. Questo con lo scopo – raggiunto – di ottenere ottime performance per le regate inshore in equipaggio completo.

Il commento di Alberto Mariotti di Vela e Motore: ''Un racer che emoziona al primo sguardo. Al timone le sensazioni sono simili a quelle di una grande deriva, con accelerazioni potenti e immediate. Le prime volte di bolina può essere contro intuitiva perché va portata con un angolo di sbandamento target di 21° per sfruttare al meglio le sue linee d’acqua, ma ci si abitua velocemente. Il foil, a partire dai 7 nodi di vento, sviluppa una portanza capace di ridurre la superficie bagnata e lo scarroccio tipico delle barche a vela “normali”. Una nuova interpretazione del concetto foil applicato una barca da regata monotipo.''

Club Swan 36 in azione

 

Luxury Cruiser - Amel 60, Grand Soleil 42 LC (secondo rappresentante della cantieristica italiana tra i nominati di quest'anno) e Oyster 565 erano i tre competitor finalisti della categoria Luxury. Vince l'Amel 60, progetto di Racoupeau che ha saputo aggiornare senza tradire la filosofia seguita da Amel, in particolare dal Super Maramu, che è stato a lungo l'unico modello costruito dal cantiere di La Rochelle. Easy sailing quindi, manovre automatizzate e impiantistica al top per vivere lunghe navigazioni a bordo nel massimo comfort e in autonomia.

Il commento di Alberto Mariotti di Vela e Motore: ''Barca o casa? Il nuovo Amel 60 interpreta alla grande entrambi i ruoli perfezionando il concetto già visto con il modello precedente. In termini di lusso puro ha pochi rivali e alle solite doti da “brochure” come comfort e ampi spazi, scontate su imbarcazioni di questa classe, abbina soluzioni tecniche interessanti, che hanno lo scopo di facilitare e rendere più sicura la gestione di una barca di grandi dimensioni. Privilegia il comfort alla prestazione assoluta, i momenti di relax alle sensazioni al timone e la protezione costante della tuga al vento tra i capelli.''

VIDEO Amel 60

 

Multiscafi - Solo tre nominati quest'anno nella sempre dinamica categoria dei multiscafi: due catamarani (l'Excess 15, della nuova gamma del gruppo Bénéteau e il Lagoon 46 anch'esso del gruppo Bénéteau) e il trimarano Neel 47.

E il vincitore è… nessuno.

Come spiegato nel lungo servizio dedicato alla premiazione nel numero di Vela & Motore del mese di febbraio attualmente in edicola, quest'anno la giuria ha scelto di non assegnare il premio nella categoria Multiscafi perché il Lagoon 46 non si è presentato alle prove previste e perché gli altri due modelli presentavano problemi di messa a punto che avrebbero falsato il giudizio.

Da segnalare infine che nelle altre categorie, tre nominati (Sun Fast 3300, JPK 1080 e RM 1180) si sono auto eliminati non partecipando alle prove dell'EYotY 2020. Sarà per il prossimo anno.

Responsabilità editoriale di Saily.it