(di Mauretta Capuano)
DANIELA BARTOLUCCI-CARMELA PARZIALE,
LA VIOLENZA SESSUALE TRA LE AVANCES E LE MOLESTIE (MUNARI CAVANI
PUBLISHING, PP 110, EURO 18,00). Le molestie sessuali non hanno
un'autonoma rilevanza penale. Da una parte ci sono le avances, i
corteggiamenti, gli approcci leciti e dall'altra la violenza
sessuale. Le molestie sono in mezzo e a seconda dei casi vengono
considerate più vicine alle avances o valutate come violenza
sessuale di minor gravità. Insomma, un campo indefinito che non
trova la giurisprudenza unanime. Ce lo mostrano chiaramente
l'avvocato penalista del Foro di Venezia Carmela Parziale e il
pubblico ministero Daniela Bartolucci nel libro 'La violenza
sessuale tra le avances e le molestie', con la prefazione
dell'avvocato del Foro di Milano, Jacopo Pansa, in cui hanno
esaminato tanti casi "border", di difficile inquadramento, della
esperienza giudiziaria che affrontano casi di questo tipo nei
settori più disparati, dal mondo del lavoro a quello dello
spettacolo, dello sport, della scuola e anche nelle relazioni.
Se a questo si aggiungono gli stereotipi con i quali le donne
devono ancora fare i conti: "Lei se lo è cercata", "poteva
vestirsi in un altro modo", vediamo come la vittima di violenza
sessuale si trovi talvolta a non essere creduta, a dover
affrontare enormi difficoltà, a doversi difendere anche da tutto
questo. Emblematica in questo senso è la famosa "sentenza dei
jeans" in cui lo stupro era diventato "consenziente" perchè la
donna portava jeans troppo stretti per essere sfilati senza il
suo consenso. Citata recentemente anche da Ferragni nel suo
video sulla violenza contro le donne", esaminato dalle autrici
del volume. Parziale e Bartolucci fanno anche notare come alle
volte si senta dire nei processi "la ragazza non si è opposta
con tutte le sue forze; dunque non è stata stuprata" mentre la
vittima "ha spesso un comportamento contro intuitivo. Di fronte
alla violenza ti aspetti una reazione difensiva e invece in
molti casi si resta paralizzati dalla paura, dalla sorpresa,
dall'imbarazzo perchè non te lo aspetti".
Dopo la riforma del Codice Rosso del luglio 2019, "le
richieste di aiuto sono raddoppiate e in questo periodo di
lockdown sono ulteriormente aumentate perchè nella convivenza
forzata le tensioni che sfociano in violenze sono ancora
maggiori. E' una situazione di allarme" dicono Parziale e
Bartolucci che pur usando un linguaggio tecnico, che non può
prescindere dai riferimenti processuali, approfondiscono nel
libro, attraverso la valutazione di casi accuratamente
selezionati, un problema drammatico facendoci capire che lo
scoglio più grande è quello culturale.
Dalla nozione di atti sessuali al Bacio e violenza sessuale,
dalla difficoltà di tipizzazione normativa della condotta alla
valutazione della credibilità della persona offesa in fase
cautelare, si arriva fino al Revenge porn con riflessioni sul
delitto di diffusione illecita di immagini o video sessualmente
espliciti. Ed è recente il caso della maestra d'asilo di un
comune torinese, licenziata dopo un video privato con scene di
sesso diffuso in chat dal calciatore dilettante con cui aveva
avuto una breve storia.
"Ci auguriamo che ci sia sempre maggiore sensibilità e
attenzione verso questo problema. Che le donne che si trovano in
queste situazioni le denuncino e segnalino perchè ricevono
tutela e che si agisca a livello preventivo per evitare che
succedano, lavorando con le istituzioni a livello di formazione.
E' un problema di genere" dicono Parziale e Bartolucci.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA