(ANSA) - ROMA, 29 MAR - Quasi sei italiani su dieci (59%) per
il Venerdì Santo ha scelto di portare in tavola pesce per
rispettare una tradizione culturale e religiosa profondamente
radicata nella popolazione. E' quanto emerge da un'indagine
Coldiretti/Ixè sui consumi degli italiani a Pasqua, secondo la
quale a prevalere nei menu di pesce sarà per oltre l'80% il
prodotto pescato dei mari nostrani.
Ad essere preferito in questa occasione, precisa la
Coldiretti, è soprattutto il pesce azzurro, dalle alici alle
sardine fino agli sgombri venduti a prezzi contenuti secondo i
criteri di sobrietà richiesti dalla ricorrenza. La 'legge'
dell'astinenza non proibisce, infatti, di consumare pesce, uova
e latticini, ma mette al bando cibi e bevande particolarmente
ricercati o costosi. Nel 2017, ricorda la Coldiretti, si è
registrata una decisa svolta a tavola con l'aumento del 7% negli
acquisti di pesce fresco degli italiani che annualmente ne
consumano circa 25 chili a testa all'anno. Tra i piatti di pesce
del Venerdì Santo ogni parte d'Italia esprime una tradizione
locale legata a ricette tipiche, dalla pasta con le sarde in
Sicilia, alle tradizionali zuppe di pesce che assumono nomi
differenti a seconda delle regioni e che nel nord Adriatico si
consumano assieme alla polenta. E poi alici scottadito, sarde in
saor con cipolla dal Veneto, seppie con i piselli, fagioli e
cozze dalla Puglia, vongole e ceci dalle Marche, alla ministra
di pesce con gallinelle e ghiozzi. (ANSA).