"I costi, per gestori e società,
sono lievitati in maniera esponenziale a fronte di un minore
incasso, che sta mettendo a forte rischio il prosieguo delle
attività per molti impianti ed associazioni". A denunciarlo in
una lettera a società e tesserati è il presidente della Fin
Abruzzo Cristiano Carpente.
"Abbiamo davanti a noi ancora un duro periodo di gestione
dell'emergenza - aggiunge nella missiva - da parte delle
autorità governative competenti che, purtroppo, non danno ancora
punti saldi e, cosa peggiore, nessun sostegno concreto e
strutturale al settore. Il nostro mondo ha bisogno di acqua,
calda, pulita e piena del cloro, la nostra unica 'droga'".
"Il comitato regionale Fin - spiega - farà tutto ciò che sarà
possibile per sostenere e difendere la nostra dignità di
sportivi. Il Comitato Regionale è, come sempre, a vostra
disposizione anche fosse solo per uno sfogo o un consiglio.
Abbiamo già da tempo attivato intensi rapporti con i competenti
uffici del CONI regionale, e del competente assessorato della
Regione Abruzzo, al fine di, da un lato, fare quadrato con il
mondo dello sport mentre, dall'altro, per rappresentare
concretamente quali siano le nostre reali criticità. È un
momento difficile, ma insieme ce la faremo".
"Il nostro mondo - conclude - sta vivendo un momento molto
difficile. La pandemia ha messo a dura prova il sistema nuoto
come, peraltro, tutte le nostre abitudini di vita. Sono ormai
circa otto mesi che l'attività va avanti in maniera discontinua,
senza poter programmare come di consueto i vari appuntamenti
stagionali. Noi tutti, essendo uomini di sport, conosciamo molto
bene cosa significa impegno, programmazione, rispetto delle
regole, resilienza".
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