Iliad Italia non potrà aggiungere
un proprio impianto in via Piaggio a Chieti Scalo dove sono già
presenti altri gestori, dovrà invece attenersi alle previsioni
del Regolamento e del Piano Antenne approvati dal Consiglio
comunale di Chieti all'unanimità nel 2019. Lo ha stabilito il
Tar Abruzzo, sezione di Pescara, con la sentenza 199/2021
pubblicata il 3 aprile scorso con la quale ha dichiarato "in
parte infondato e in parte inammissibile" il ricorso
dell'azienda di telefonia mobile contro gli atti connessi alla
dichiarazione di inefficacia dell'istanza per l'installazione,
presentata il 14 luglio 2020, emessa dal Suap, sportello unico
delle attività produttive, in conseguenza del parere contrario
del Comune datato 16 novembre. La questione era nata dalla
segnalazione di cittadini allarmati dai lavori in corso per la
posa in opera dell'ennesima antenna e si erano rivolti al Wwf
temendo per la propria salute.
Da una rapida verifica i volontari dell'associazione avevano
constatato come l'impianto non fosse in linea con quanto
previsto dal Piano Antenne, segnalando l'anomalia
all'amministrazione comunale che si era immediatamente attivata
bloccando i lavori. Di qui il ricorso al Tar dell'azienda, che
riteneva lesi i propri diritti. La sentenza dà invece
sostanzialmente ragione al Comune e tranquillizza i cittadini
interessati. "Al di là della singola vicenda giudiziaria -
commenta Nicoletta Di Francesco, presidente del Wwf
Chieti-Pescara - la questione antenne merita una accurata
riflessione. Il legislatore, a livello europeo e nazionale,
tende a favorire lo sviluppo della tecnologia, ancor più oggi
quando la pandemia in corso ha limitato le interazioni in
presenza. Bisogna tuttavia tenere nel giusto contro la salute
dei cittadini che potrebbe essere messa a rischio da una
eccessiva esposizione alle radiazioni elettromagnetiche, ancor
più a fronte di tecnologie, come il 5G, sulla cui innocuità
persistono tuttora forti dubbi. Il Regolamento e il Piano
approvati e in vigore a Chieti tengono conto di queste cautele e
il Comune fa più che bene a difenderne i principi. Su questa
linea troverà sempre l'appoggio del Wwf e chi chiunque altro
metta la difesa della salute al primo posto anche a fronte di
progressi tecnologici non sempre realmente utili".
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