Su proposta dell'assessore
regionale al Bilancio e all'Edilizia popolare, Guido Liris, la
Giunta regionale d'Abruzzo ha approvato una delibera con cui
ripartisce tra i Comuni l'annualità 2020 del fondo nazionale per
il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione. Si tratta
di contributi, istituiti dalla L. 431/1998, finalizzati alla
concessione di risorse per il pagamento dei canoni di locazione,
ma anche per iniziative delle amministrazioni pubbliche per
favorire il reperimento di alloggi da concedere per periodi
determinati. Per l'Abruzzo sono a disposizione circa 4,2 milioni
di euro. Le risorse vengono ripartite, su base nazionale,
attraverso un'intesa tra Conferenza Unificata, Regioni e
Province autonome che, a loro volta, provvedono a ripartire tra
i Comuni che devono definire entità e modalità di erogazione
sulla base di una graduatoria individuata con appositi bandi,
nel rispetto dei criteri minimi indicati con il decreto
ministeriale 7 giugno 1999.
In Abruzzo il servizio Erp (Edilizia residenziale pubblica)
della Regione ha avviato un carteggio con i Comuni: sono
pervenute richieste valide di fondi da 96 amministrazioni, un
fabbisogno complessivo quantificabile in circa 3,6 milioni. Le
richieste possono dunque essere soddisfatte nella loro totalità.
La novità è che è stato ampliato l'accesso ai contributi anche a
soggetti che hanno una situazione economica di precarietà, con
reddito non superiore a 35 mila euro, a causa di quanto accaduto
nell'emergenza Covid, laddove sussista una perdita del proprio
reddito Irpef superiore al 20% nel periodo marzo-maggio 2020
rispetto ad analogo periodo dell'anno precedente. "Con questo
provvedimento rinnoviamo un servizio sociale di primaria
importanza - spiega Liris - perché incide su un aspetto
fondamentale della vita delle persone, quello dell'abitazione.
Siamo particolarmente soddisfatti di aver allargato la platea
dei beneficiari a chi ha subito danni dal Covid, ci è sembrato
giusto è doveroso intervenire. La Regione prosegue nella sua
politica di assistenza e aiuto nei confronti delle categorie più
deboli, mettendo al centro il tema dell'edilizia residenziale
pubblica come strumento primario".
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