Il Consiglio dei ministri, su
proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie,
Mariastella Gelmini, ha esaminato 29 leggi delle Regioni e delle
Province autonome e ha deliberato di impugnare, tra le altre, la
legge della Regione Abruzzo sulla "nuova disciplina del Parco
naturale regionale Sirente Velino e revisione dei confini" in
quanto "talune disposizioni si pongono in contrasto con la
normativa statale in materia di aree naturali protette e in
materia di ordine pubblico e sicurezza".
"La richiesta di Legambiente, avanzata lo scorso 19 maggio,
ha trovato ragione nel Governo che ha impugnato la norma taglia
Parco" si legge in una nota di Legambiente che ora chiede di
lavorare "per la trasformazione del Sirente Velino in Parco
Nazionale". Si tratta di "un'area fondamentale per la tutela
delle specie a rischio e ricco di habitat di pregio, come
servono più aree protette e più territori protetti per frenare
la perdita della biodiversità e ridurre gli effetti
dell'emergenza climatica in corso. Da subito - prosegue la nota
- la scelta del taglio dell'unico parco regionale ad opera del
Consiglio regionale abruzzese era stata ritenutata anacronistica
e in contrasto con le norme nazionali e gli obiettivi
dell'Unione Europea sulla tutela della biodiversità e sul
percorso della Next Generation UE. Questa impugnativa - conclude
la nota di Legambiente - rappresenta una sonora bocciatura per
la Regione Abruzzo e anche di chi, appena nominato al vertice
del Parco, ha rivendicato la giustezza e la necessità della
riduzione del perimetro. Se ne prenda atto e lavoriamo per la
trasformazione del Sirente Velino in Parco Nazionale".
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