Gli alunni dell'istituto superiore
"Luigi di Savoia" di Chieti hanno scioperato per chiedere che
vengano modificati gli orari scolastici, soprattutto quello di
ingresso che è fissato alle 9.30 e che crea disagi agli alunni i
quali in mancanza di mezzi pubblici arrivano a Chieti con molto
anticipo. Ma problemi si verificano anche all'uscita, fra le
14.15 e le 14.30. E, in 400 circa, sui 1.600 complessivi, si
sono recati sotto la sede della Prefettura dove una loro
delegazione, di cui faceva parte anche Massimo Santarelli,
presidente del Consiglio di istituto, è stata ricevuta dal
prefetto Armando Forgione.
La richiesta degli alunni è di riportare l'ingresso ad un
orario fra le 8 e le 8.15. "Siamo soddisfatti perché abbiamo
trovato il prefetto molto disponibile, l'incontro è stato molto
proficuo, i ragazzi sono stati molto tranquilli e collaborativi
con le istituzioni e viceversa - ha detto Santarelli a fine
riunione. Adesso bisogna aspettare i tempi tecnici per attuare
ciò che il prefetto ha chiesto alle ditte di trasporto. Le
criticità, sollevate anche dai genitori e non solo dai ragazzi,
è che i ragazzi arrivano a casa con l'orario troppo in là, non
si ha la possibilità di fare nessuna attività alternativa come
suonare uno strumento musicale, fare sport, ma anche le stesse
relazioni sociali. Abbiamo chiesto un'entrata anticipata in
maniera tale da dare la possibilità ai ragazzi di tornare al pre
Covid. Il problema che abbiamo cercato di fare presente anche al
prefetto è di tutelare i ragazzi che arrivano da fuori Chieti.
Con i genitori c'è stata molta compattezza, stanno sostenendo i
loro figli perché il problema riguarda la famiglia, non solo i
ragazzi. Per molti genitori il problema è prendere un permesso
al lavoro o un giorno di ferie per venire ad accompagnare e
riprendere i loro figli a scuola e per un intero anno non è
possibile Non è stato uno sciopero per fare una vacanza, ma per
rivendicare le proprie istanze tant'è che in molti sono tornati
a scuola".
Per gli stessi motivi lo scorso 20 settembre avevano
scioperato gli alunni del liceo scientifico "Masci" di Chieti,
il cui disagio è acuito dal fatto che sono dislocati in tre
diverse sedi, due delle quali a Chieti Scalo.
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