Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Crisi idrica: Forum H2O, Abruzzo senza difese

Crisi idrica: Forum H2O, Abruzzo senza difese

De Sanctis, Piano tutela delle acque nato nel 2011 già vecchio

PESCARA, 23 gennaio 2022, 13:11

Redazione ANSA

ANSACheck

La regione Abruzzo si presenta "senza difese, con piani vecchi se va bene, inesistenti se va male, davanti alla sfida della salvaguardia dell'acqua, anche quella potabile, cosa ancora più grave se consideriamo la crisi climatica ormai scoppiata, situazione che nel bacino del Mediterraneo avrà conseguenze drammatiche sulla disponibilità di acqua". A sostenerlo è il portavoce del Forum H2O, Augusto De Sanctis.
    "Per tutelare il patrimonio idrico - spiega all'ANSA - è fondamentale gestire correttamente il territorio, cioè quello che è avviene sui terreni dove l'acqua si infiltra per alimentare le falde. Idem le aree circostanti i fiumi. Vediamo spuntare nuove cave autorizzate in aree di fondamentale importanza per le acque sotterranee perché la regione non è riuscita ad approvare un Piano cave, obbligatorio dal 1983. Idem per la carta e le relative misure per le Aree di salvaguardia, prevista dal 2006 e per la quale sono state spesi 440 mila euro di fondi pubblici, ad oggi inutilmente".
    "Il Piano paesistico regionale, che disciplina l'uso del suolo - ricorda De Sanctis - è vecchio di decenni. Il Piano di tutela delle Acque è invece nato già vecchio, nel 2011, e si è rivelato, come avevamo ampiamente denunciato allora, del tutto inadeguato ad affrontare i gravissimi problemi dei nostri fiumi e delle acque sotterranee".
    "La verità - sottolinea - è che gli apparati regionali e gli amministratori vogliono avere le mani libere gestendo le pratiche e i progetti, dalla cave ai progetti edilizi, dagli scarichi delle singole fabbriche alle attività agricole, uno alla volta senza avere una pianificazione generale che ponga limiti all'abuso del territorio e, di conseguenza, delle acque.
    Peccato che così facendo si condanna la regione alla crisi idrica permanente".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza