"Credo che rinviare ancora la
fusione al 2027 di Pescara, Montesilvano e Spoltore sia un
errore strategico oltre che politico, anche alla luce della
Legge regionale e dell'esito referendario". E' il parere di
Riccardo Padovano, presidente di Confcommercio Pescara e Sib
Abruzzo che in una lunga nota sostiene la necessità, nel 2023,
"di mettere attorno a un tavolo le tre amministrazioni per
iniziare a lavorare. Ambiente fa già servizio a Pescara e Città
Sant'Angelo e quindi potrebbe essere estesa a Montesilvano. I
piani di mobilità urbani devono tener conto dei tre territori. E
poi ancora la vocazione turistica del territorio. Una vocazione
che Pescara ha smarrito e che deve un po' recuperare.
Montesilvano per presenze alberghiere ha avuto numeri come
nessuno in Abruzzo, toccando oltre 500mila presenze nelle
strutture". Padovano ricorda poi "il Parco Fluviale che
attraversa Pescara e Spoltore per 26 km dove è possibile
programmare attività di rilancio", la "costruzione di un nuovo
stadio che potrebbe sorgere nel territorio di Spoltore o
Montesilvano dove ci sono aree disponibili" e fa notare che fra
Pescara, Spoltore e Montesilvano "non esiste un campeggio come
invece in altre località abruzzesi, considerando la grande
richiesta del turismo all'aria aperta".
"Se si vogliono realizzare opere e guardare al futuro in
maniera costruttiva occorre una sola regia. Per questo accolgo
l'invito del sindaco Carlo Masci di accelerare l'iter. Se non si
dovesse riuscire a partire per il 2024 si potrebbero anche
posticipare di sei mesi le elezioni amministrative. Il problema
è che deve uscire fuori la volontà politica. Quella del sindaco
Masci è chiara. Quella della Confcommercio Pescara lo è
altrettanto, per cui l'auspicio - continua Padovano - è che
anche altre associazioni di categoria possano dire la loro.
Chiudo dicendo che occorrerebbe anche un cartellone degli eventi
unico e non con più eventi nella stessa serata. Per pensare in
grande occorre presentarsi ai tavoli che contano come una grande
città. Nel 2024 la Nuova Pescara e nel 2025 bisognerà riunire
poi alla Nuova Pescara anche Francavilla al Mare, San Giovanni
Teatino e Cappelle sul Tavo per creare una vera città
metropolitana".
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