Decisamente soddisfacente il
bilancio della settima edizione di "Maiella l'altra neve",
evento organizzato dal Parco nazionale della Maiella che nello
scorso fine settimana ha richiamato turisti e rappresentanti
delle istituzioni sabato nel territorio di Pretoro (Chieti),
domenica a Pescocostanzo (L'Aquila). Sabato mattina una bella
giornata di sole ha accolto un'uscita nell'ambito del corso SA1
della Scuola di Alpinismo e Scialpinismo "Nestore Nanni" del CAI
L'Aquila, insieme ai tecnici del Parco che hanno curato gli
aspetti naturalistici. Il gruppo ha raggiunto la cima del
Blockhaus a circa 2.060 metri sulla Maiella, per poi scendere
allo stazzo "Marcello Di Marco" a 1750 metri circa.
Nel pomeriggio una tavola rotonda all'Hotel Panorama, in
località Maielletta, nel comune di Pretoro, ha visto sindaci e
operatori del territorio discutere su come affrontare la
montagna nella maniera più corretta, in ogni stagione. In
particolare è stato affrontato il tema della sicurezza a seguito
dell'entrata in vigore, dal 1° gennaio 2022, del decreto
legislativo 28 febbraio 2021 n. 40, che prevede nuove norme
sulla sicurezza nelle discipline sportive invernali e che
all'art.26, comma 2, introduce l'obbligo di dotarsi di ARTVA,
pala e sonda quando si pratica attività fuoripista e attività
escursionistiche, anche con racchette, "in particolari ambienti
innevati laddove, per le condizioni nivometeorologiche,
sussistano rischi di valanghe": tutti, non solo scialpinisti e
freerider, ma anche escursionisti e ciaspolatori, hanno il
dovere di portare con sé questi dispositivi di autosoccorso. Sul
tema è intervenuto il presidente regionale del Soccorso Alpino
(Cnsas) Daniele Perilli, sottolineando la necessità di un
percorso comune di sensibilizzazione per l'utilizzo dell'Artva e
proponendo la creazione di un campo di esercitazione all'interno
del bacino sciistico.
Il direttore della Scuola Nazionale Servizio Valanghe
Italiano del C.A.I. Gabriele Stamegna ha sottolineato la comune
visione con il Parco Nazionale della Maiella sulla necessità di
una capillare informazione, alla base di un percorso di
educazione alla sicurezza in ambiente innevato che coinvolga
vari soggetti a tutti i livelli. E in questa ottica Parco
Maiella e Servizio Valanghe hanno allestito un corso di
Osservatore Nivologico che si avvia a conclusione e ha visto tra
i partecipanti anche personale dell'Ente. Dal canto loro, i
sindaci Diego Giangiulli di Pretoro, Rocco Micucci di Rapino
(Chieti) e Simone D'Alfonso di Lettomanoppello (Pescara) hanno
fatto presente la necessità di organizzare meglio i flussi
turistici, valorizzando l'accesso e la visita ai borghi.
Rubino De Paolis, direttore della Scuola di Alpinismo e
Scialpinismo "Nestore Nanni" del CAI dell'Aquila, ha illustrato
le attività e i corsi che il CAI organizza per preparare i soci
alle attività invernali. E' stata poi la volta del giornalista e
scrittore Stefano Ardito che ha presentato la sua guida
"Escursioni invernali nell'Appennino Centrale - 71 itinerari per
vivere le montagne innevate del centro Italia"; con l'occasione
ha rilanciato la necessità di una discussione pubblica con il
mondo della magistratura sull'accertamento delle responsabilità
civili e penali degli incidenti in montagna.
Il secolare Bosco di Sant'Antonio, con i suoi stupendi faggi
e gli aceri a candelabro, a Pescocostanzo, domenica è stato
teatro di un'escursione. Tra i numerosi partecipanti anche i
volontari del Servizio Civile - per i quali l'evento è stato
momento di attività formativa - accompagnati dai tecnici
dell'Ente e da una guida alpina: tutti con le ciaspole del fino
allo Stazzo Macchiaduni salendo verso il Monte Pizzalto, alla
ricerca delle tracce della fauna selvatica. Un altro gruppo ha
percorso l'anello di sci di fondo con i maestri di sci della
Scuola Bosco di Sant'Antonio.
Una due giorni che ha posto le basi per le attività future.
Per il presidente del Parco Lucio Zazzara "una corretta
informazione e l'educazione per una rinnovata conoscenza dei
frequentatori della montagna, saranno i temi da sviluppare
insieme alle altre istituzioni e associazioni del territorio".
Promuovere e divulgare una 'cultura della montagna' è
l'obiettivo principale, aggiunge il direttore del Parco Luciano
Di Martino ricordando che l'Ente Parco è impegnato in tal senso,
"con le giuste considerazioni per la crisi climatica e le
opportunità di sviluppo e lavoro che il turismo lento e
sostenibile può rappresentare per chi abita la montagna".
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