(ANSA) - ROMA, 9 APR - "L'impatto del coronavirus
sull'economia globale rischia di far precipitare, a breve
termine, mezzo miliardo di persone sotto la soglia della povertò
estrema". E' l'allarme lanciato oggi da Oxfam attraverso il
nuovo rapporto 'Dignita', non miseria', che denuncia come la
contrazione dei consumi e redditi causata dallo shock pandemico
rischi di ridurre in poverta' tra il 6 e l'8% della popolazione
mondiale.
Con lo shock economico della pandemia i progressi ottenuti
negli ultimi 10 anni nella lotta alla poverta' estrema - avverte
Oxfam - "rischiano di essere azzerati: in alcune regioni del
globo i livelli di poverta' tornerebbero addirittura a quelli di
30 anni fa": un impatto socio-economico "devastante" se letto
alla luce delle proiezioni dell'Organizzazione Internazionale
del Lavoro (Ilo) che vedono una riduzione complessiva del
reddito da lavoro - fonte principale di sostentamento
individuale - "fino a 3.400 miliardi di dollari entro il 2020".
Numeri che fanno lanciare ad Oxfam un appello in vista del
G20 Finanze e del Summit della Banca Mondiale e del Fondo
Monetario Internazionale: serve "un pacchetto straordinario di
misure per aiutare le economie piu' fragili e garantire
l'accesso gratuito alle cure sanitarie per tutti".
In Italia, secondo Oxfam gia' prima dell'epidemia il 25% dei
cittadini riteneva di non poter affrontare una spesa imprevista
di 800 euro senza indebitarsi. Ora - dice Roberto Barbieri,
direttore generale di Oxfam Italia - "e' davvero essenziale che
il Governo garantisca, in questa fase di shock senza precedenti,
un reddito di emergenza a quelle categorie ad oggi escluse dalle
misure messe in campo" dal decreto Cura Italia. Ampliando gli
aiuti a collaboratori domestici, lavoratori stagionali,
impiegati parasubordinati non occupati e autonomi senza partita
IVA, pensando inoltre ai circa 3 milioni di lavoratori con
contratti in nero.(ANSA).