La visione troppo a breve termine
delle aziende europee entra nel mirino della Commissione
europea. Il rapporto "Study on directors' duties and sustainable
corporate governance" indica che le aziende puntano troppo sulla
massimizzazione del valore a breve termine per gli azionisti
rispetto agli interessi a lungo termine dell'impresa e alla
sostenibilità e individua cause e possibili risposte politiche a
questo fenomeno.
"Mi impegno per una gestione delle aziende più sostenibile",
ha dichiarato il commissario europeo alla Giustizia, Didier
Reynders, in una nota, precisando che intende "incoraggiare le
imprese a inquadrare le decisioni in termini di impatto
ambientale, sociale e umano nel lungo termine, piuttosto che sui
profitti a breve termine".
Commentando lo studio, il commissario dice di "veder supporto
per norme vincolanti che riguardano sia i doveri degli
amministratori sia la due diligence" e annuncia il lancio di
un'iniziativa della Commissione per una corporate governance
sostenibile con una consultazione pubblica che partirà in
autunno.
"L'obiettivo - dice Reynders - è permettere alle imprese di
superare le pressioni a breve termine e agire nel migliore
interesse a lungo termine dell'azienda e al tempo stesso
responsabilizzarle per la sostenibilità della loro condotta.
Questo porterà benefici sia per la sostenibilità delle imprese
sia per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo
sostenibile dell'Agenda 2030 e degli obiettivi dell'accordo di
Parigi sul clima".
Dallo studio emerge una "chiara tendenza" al rialzo nella
remunerazione degli azionisti rispetto ai ricavi e un calo degli
investimenti, sempre rispetto ai ricavi. I risultati
suggeriscono inoltre che ci sia una pressione crescente da parte
degli investitori e una carenza di attenzione, nelle strategie,
ai rischi e alle opportunità della sostenibilità. Lo studio
segnala, poi, problemi nella struttura della remunerazione dei
consiglieri di amministrazione e delle loro competenze, poco
coinvolgimento degli attori sociali nei processi di decisione e
uno scarso rispetto dei doveri degli amministratori per quanto
riguarda gli interessi a lungo termine della società.
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