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Clima: valutarne rischi finanziari,a lavoro team ricercatori

Clima

Clima: valutarne rischi finanziari,a lavoro team ricercatori

Studiosi italiani impegnati progetto finanziato Inspire

PISA, 15 febbraio 2021, 11:44

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Lo sviluppo di nuovi modelli per valutare i rischi finanziari connessi al cambiamento climatico e per definire il ruolo delle banche centrali nella loro gestione è al centro di un progetto, finanziato dall'International network for sustainable financial policy insights, research and exchange (Inspire) attraverso un 'research grant', che vede impegnati ricercatori, in team, provenienti da Istituto di economia della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, Rff-Cmcc european institute on economics (Milano), Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici, Università Bocconi, Politecnico di Milano.
    "Esistono due principali classi di rischi che il cambiamento climatico pone sul sistema finanziario - spiega Francesco Lamperti, a capo del progetto e ricercatore della Scuola S.Anna e scientist presso l'Rff-Cmcc european institute on economics and the environment di Milano -. Una è legata agli impatti fisici: si pensi alle perdite di valore degli immobili a causa di inondazioni o uragani, un'altra riguarda le instabilità che la transizione stessa può creare, soprattutto in settori altamente finanziarizzati come quelli ancora dipendenti in maniera massiccia dal carbone. Il problema principale è che mancano modelli in grado di offrire valutazioni integrate di entrambe le classi di rischi e, soprattutto, che permettano di testare quali meccanismi di politica fiscale e monetaria siano necessari per gestirli". Il progetto vuole sviluppare un nuovo modello macroeconomico, capace di analizzare sia i rischi fisici che quelli di transizione, finora analizzati in maniera disgiunta dalla letteratura, per il sistema finanziario globale.
    "Durante il prossimo anno svilupperemo un nuovo approccio alla modellizzazione del rischio climatico per le dinamiche macroeconomiche - conclude Lamperti - e, in particolare, cercheremo di capire come la politica fiscale, la politica monetaria e quella macroprudenziale possano interagire in maniera sinergica per garantire una transizione rapida e ordinata verso un'economia a zero emissioni entro il 2050".
   
   

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