(di Gianluca Pacella e Stefano Secondino)
E' Sos in Italia per la gestione
dell'acqua a causa delle emerse problematiche legate all'intera
rete idrica nazionale e per la difficoltà di trattenere acqua
piovana nel Paese, dato fermo all'11%.
L' emergenza denunciata con la giornata mondiale dell'acqua
del 22 marzo chiede una strategia idrica per il Paese e segnala
che all'appello ad oggi mancano- secondo l' Associazione
nazionale consorzi di gestione e tutela del territorio e acque
irrigue (Anbi)- 5 miliardi di metri cubi d'acqua rispetto a 50
anni fa quando nel 1971 la Conferenza Nazionale delle Acque
aveva indicato in almeno 17 miliardi di metri cubi la necessità
di invaso necessaria a soddisfare le esigenze del Paese al
1980.
Attualmente la capacità è di 13,7 miliardi di metri cubi
secondo i dati del Comitato Italiano Grandi Dighe, ma l'
autorizzazione all'uso di 11,9 miliardi. Il grido di allarme,
arrivato in occasione della ricorrenza istituita dall'Onu nel
1993 come momento di riflessione sull'importanza della risorsa,
e richiamato da Papa Francesco all'Angelus che ha ricordato di
"riflettere sul valore del meraviglioso e insostituibile dono di
Dio", sottolineato che "troppi, tanti, tanti, fratelli e
sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata" e detto
che " è necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi
igienici".
La Giornata dell'acqua riapre dunque il dibattito sulla
gestione idrica nel Paese e sottolinea urgente la necessità-
secondo il parere di Anbi- di incrementare le capacità di
invaso per sopperire alle esigenze idriche in un quadro
condizionato dalla crisi climatica con piogge sempre più
"tropicali", ripetuti fenomeni alluvionali e stagioni siccitose.
Sulla stessa lunghezza d'onda o quasi Confagricoltura.
L'organizzazione afferma che "occorre mettere mano con
urgenza all'intera rete idrica nazionale, visto che dopo
trent'anni di abbandono è in pessime condizioni". In particolare
sottolinea che le priorità sono quelle di "costruire nuovi
invasi, rinnovare i sistemi irrigui, sanare la rete dell'acqua
potabile che perde il 42% tra quella immessa e quella erogata".
Il tema della siccità è invece al centro della denuncia della
Coldiretti. La siccità - sostengono dall'organizzazione entrando
nel merito della questione - rappresenta l'evento climatico
avverso più rilevante per l'agricoltura italiana con danni
stimati in media in un miliardo di euro all'anno soprattutto per
le quantità e la qualità dei raccolti". Coldiretti precisa nello
specifico che "nonostante i cambiamenti climatici l'Italia resta
un Paese piovoso con circa 300 miliardi di metri cubi d'acqua
che cadono annualmente, ma per le carenze infrastrutturali se ne
trattengono solo l'11%."
La giornata mondiale dell'acqua sarà anche l'occasione per
ricordare che al mondo 2,2 miliardi di persone non hanno accesso
all'acqua potabile e per farlo Azione contro la fame, Ong che si
occupa di lotta alla malnutrizione infantile, ha portato in
vendita sui banconi di alcuni supermarket bottiglie di plastica
piene di acqua gialla, fangosa e infetta che devono bere 319
milioni di africani, privi di accesso all'acqua potabile. "Water
of Africa" è l'etichetta sulle bottiglie, e telecamere nascoste
hanno ripreso le reazioni dei clienti.
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