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Energia: basta offshore nel Mare del Nord, stop Gb a fondi

Energia

Energia: basta offshore nel Mare del Nord, stop Gb a fondi

Johnson annuncia fine era piattaforme, in pole fra G7 per clima

LONDRA, 24 marzo 2021, 12:18

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il governo britannico di Boris Johnson mette un altro tassello nella sua strategia in favore di una economia più Green e più attenta alla minaccia dei cambiamenti climatici annunciando dal 31 marzo la fine di ogni finanziamento pubblico al settore dell'estrazione di petrolio e gas nel mare del Nord. Si tratta - sottolinea in una nota la viceministra dell'Energia, Anne-Marie Trevelyan - della prima iniziativa del genere, sul fronte della transizione verso l'abbandono delle piattaforme offshore, da parte di un Paese del G7: organismo di cui Londra quest'anno ha la presidenza di turno, unitamente a quella della conferenza Onu CoP 26 sul clima.
    Il passo annunciato oggi rientra in un programma più vasto nell'ambito del quale il Regno Unito prevede di ridurre entro il 2050 del 50% le emissioni nocive prodotte attualmente dai suoi residui impianti offshore del Mare del Nord. Il governo Johnson s'impegna peraltro parallelamente a stanziare risorse per la riconversione della forza lavoro del settore (40.000 persone circa) nei prossimi anni, il sostegno al business, l'aiuto alle comunità locali delle aree investite economicamente dal cambiamento e per lo sviluppo di impianti in grado di sfruttare fonti energetiche alternative (dall'idrogeno all'eolico), oltre che per lo smaltimento delle vecchie strutture in via di smantellamento.
   

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