Durante la pandemia, l'Italia ha
presentato la seconda percentuale più alta di finanziamenti (3,8
miliardi di dollari, il 72% del totale) per i combustibili
fossili delle economie del G7. Emerge da un'indagine curata tra
gli altri da Tearfund, Istituto internazionale per lo sviluppo
sostenibile e SDA Bocconi School of Management. Lo studio
riguarda i finanziamenti pubblici forniti dai paesi del G7 alle
fonti fossili dall'inizio del 2020 al marzo 2021 e arriva poco
prima della riunione dei ministri delle finanze del G7 (4-5
giugno). Nel periodo indicato, sottolinea il rapporto, carbone,
petrolio e gas hanno ricevuto 189 miliardi di dollari di
finanziamenti governativi, rispetto ai 147 miliardi di dollari
per l'energia pulita. In Italia 911 milioni di dollari (17% del
totale) solo stati destinati ai settori "verdi". A pesare nel
conteggio per il nostro paese è stata la nazionalizzazione di
Alitalia (3,4 miliardi di dollari) perché "il sostegno del
governo al salvataggio della compagnia aerea non includeva
alcuna forma di condizionalità ambientale".
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