(ANSA) - ROMA, 22 GIU - Non solo grandi opere, ma
investimenti che seguano modelli innovativi e dettati da nuove
priorità: è questo l'orientamento emerso dagli Stati Generali
della Green Economy, sia nell'evento online organizzato da
Europa Verde, sia negli incontri a Roma, presso Villa Pamphili.
"Non possiamo farci trovare impreparati di fronte alla
disponibilità dell'Europa verso gli investimenti verdi che,
bisogna sottolinearlo, sono investimenti a vantaggio non solo di
un singolo Stato ma di tutta l'area: il riscaldamento globale
non conosce barriere o confini e questo è un motivo in più per
creare strumenti di debito europei", ha detto l'economista Carlo
Cottarelli, direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici
Italiani, intervenendo al vertice online.
Servono piani per poter utilizzare i finanziamenti Ue, ha
detto ancora Cottarelli, e dall'incontro le proposte sono emerse
numerose. "La politica legge la crisi che stiamo vivendo solo in
senso economico, mentre è urgente dare avvio subito a un cambio
radicale delle scelte: dobbiamo cambiare modello energetico e
sociale entro i prossimi sei mesi", ha detto il vicepresidente
di Legambiente, Edoardo Zanchini.
"L'idea che si possa ripartire da autostrade e grandi opere è
ormai obsoleta. Noi ambientalisti - ha aggiunto - siamo
assolutamente a favore degli investimenti e delle
semplificazioni, ma sono le nostre priorità ad essere diverse:
servono politiche più ambiziose e concrete per affrontare i
cambiamenti climatici.
Sostenibilità ambientale e innovazione sono cruciali per il
futuro green dell'Italia, ha detto Donatella Bianchi, presidente
del Wwf. Punti di riferimento, ha aggiunto, dovranno essere i
quattro strumenti messi in campo in dicembre dalla Commissione
Europea con le proposte di Climate Law, Strategia industriale e
Filiera Agroalimentare ("Farm to Fork") sostenibili e Strategia
nazionale sulla Biodiversità. Per il Wwf serve anche una legge
sul Clima che fissi l'obiettivo di neutralità climatica
(carbonio zero) e il limite massimo per raggiungerlo nel 2040.
A chiedere "a gran voce che la ripresa sia incentrata sulla
conversione ecologica dei modelli produttivi, così da dare un
impulso senza precedenti alla creazione di nuovi posti di
lavoro" è Sarah Brizzolara, dei Fridays for Future Italia,
intervenendo online. "Per realizzare quella giustizia sociale e
ambientale che non possono esistere l'una senza l'altra, come
Fridays for Future - ha concluso - abbiamo chiesto all'Europa di
anticipare al 2030 la neutralità dal punto di vista delle
emissioni di carbonio". (ANSA).