La mostra digitale è stata presentata oggi al Cinema Farnese di Roma, con la partecipazione di Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah, l'ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling, la presidente della Comunità ebraica di Roma, Ruth Dureghello, il vice ambasciatore d'Israele in Italia, Alon Simhayoff.
Con la mostra "si è voluto ricostruire, attraverso fotografie e testi, un particolare momento, relativo all'occupazione tedesca in Italia, e il suo impatto. Si parla di uomini, donne e territorio perché si vuole dare voce e un volto ai soggetti colpiti", ha dichiarato Mario Venezia a margine della presentazione. "Il messaggio per noi sempre importante è quello di uscire dai numeri" e "dare una immagine che dietro questi elementi ci sono delle vite umane". L'Italia e la Germania "sono unite da lunghi e movimentati anni di storia comune, bellissime storie ma anche capitoli molto bui, e sono questi a comportare una responsabilità di trasmissione della memoria alle generazioni future", ha dichiarato l'ambasciatore tedesco Elbling. "In questo momento, se guardiamo cosa sta accadendo in Europa, sul tema della xenofobia, dell'antisemitismo, le azioni sono molto importanti", ha aggiunto. Il progetto "offre un contributo prezioso per l'elaborazione della tematica della seconda guerra mondiale", ha sottolineato. "Dopo decine di anni dall'Olocausto, alcune lezioni non sono state ancora imparate, e dobbiamo ancora combattere intolleranza, ignoranza e antisemitismo" ha dichiarato il vice ambasciatore Simhayoff, sottolineando "l'importanza dell'educazione", perché "non possiamo combattere intolleranza e antisemitismo senza la conoscenza". "In un'epoca dove spesso il digitale viene utilizzato per diffondere parole di odio, noi le utilizziamo per riportare alla vita e per proporre messaggi di pace e di condivisione", ha dichiarato Dureghello, che nel suo intervento ha voluto "rivolgere un pensiero ai cittadini di Israele che in questo momento, di qualunque fede, colore e religione, stanno vivendo una situazione terribile", con "l'augurio che presto ritorni la pace". "È l'indifferenza quella che oggi dobbiamo ancora contrastare e superare", ha sottolineato la presidente della Comunità ebraica di Roma. (ANSA).