NAPOLI - Sette città europee hanno costituito oggi la Rete delle Città di Confine e delle Isole. Il network BTIN (Border Towns and Islands Network) raccoglie sette città che sono ai confini e sono al centro del fenomeno delle migrazioni: i membri fondatori della Rete sono l'isola di Lampedusa, il Consiglio locale di Marsa (Malta), Agios Athanasios (Cipro), Grande-Synthe (Francia), Pesaro (Italia), Siklósnagyfalu (Ungheria) e Strass a Steiermark (Austria).
"Quello di oggi, a Malta - afferma il Sindaco di Lampedusa e Linosa, Totò Martello - è un altro passo importante per questo progetto. Farlo crescere spetta a tutti noi. Essendo parte attiva di questo network possiamo uscire da quella solitudine che a volte colpisce gli enti locali di frontiera. E' fondamentale che le migrazioni tornino ad essere un processo politico". La rete è stata fondata proprio su iniziativa del Comune di Lampedusa e Linosa, che è anche il coordinatore del progetto Snapshots Form The Borders (http://www.snapshotsfromtheborders.eu), in cui le autorità locali costituenti sono soci. Amref è partner del progetto.
"È un giorno importante, perché come realtà di confine, mediterranee ed europee, condividiamo le stesse problematiche e le medesime necessità" ha dichiarato Joseph Azzopardi, sindaco di Marsa. Il BTIN è composto solo dalle autorità locali delle città situate ai confini europei, come membri a pieno titolo. Il suo scopo è quello di promuovere la collaborazione e il sostegno reciproco tra le città di confine e le isole per dare voce alle istituzioni decisionali nazionali, europee e internazionali.
"Come organizzazione africana in questo network vogliamo contribuire a costruire una corretta narrazione delle migrazioni, come facciamo per l'Africa - dichiara Roberta Rughetti, direttrice dei Programmi di Amref Health Africa Italia. Quello di oggi è un passo che permette di andare al di là della durata di un progetto. Ha l'obiettivo di mettere in rete, far dialogare i territori che quotidianamente affrontano il tema della migrazione. Speriamo che tutto ciò possa essere da stimolo alle istituzioni". La rete si concentrerà su questioni relative alla solidarietà tra città e Paesi, ai bisogni comuni delle comunità e dei cittadini locali, a modi più efficienti di accoglienza dei migranti, collaborazione per aumentare la responsabilità condivisa europea e degli Stati membri, cooperazione allo sviluppo, pace e dialogo tra le autorità locali. Tra le azioni: collegamento in rete e scambio delle migliori pratiche; attività di politica comune a livello nazionale e dell'UE; attività di comunicazione condivise che aumentano le voci dai confini; approcci educativi comuni per le comunità locali, rivolti sia ai cittadini locali che ai migranti. Dal 2020 la rete accoglierà i nuovi membri, con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione tra le autorità locali e la loro voce nei confronti delle istituzioni nazionali ed europee.