L'esposizione si dipana lungo un percorso narrativo che ripercorre le tappe dell'esilio dantesco, iniziato nel 1302 lasciando la sua città natia, Firenze, attraversando l'Italia tra Roma, Arezzo, Verona, Padova, Bologna, Lucca, Pisa e giungendo nel 1321 a Ravenna, suo 'ultimo rifugio' e dove le sue spoglie riposano. Le opere in mostra a Ravenna provengono da prestigiosi musei italiani e internazionali e includono alcuni dei maggiori nomi dell'arte italiana conosciuti da Dante come Cimabue e Giotto, Arnolfo di Cambio, Nicola e Giovanni Pisano, Giuliano da Rimini. (ANSAmed).
Dante 700: a Ravenna la mostra Le Arti al tempo dell'esilio
Fino al 4 luglio. Franceschini, 'esposizione straordinaria'
L'esposizione si dipana lungo un percorso narrativo che ripercorre le tappe dell'esilio dantesco, iniziato nel 1302 lasciando la sua città natia, Firenze, attraversando l'Italia tra Roma, Arezzo, Verona, Padova, Bologna, Lucca, Pisa e giungendo nel 1321 a Ravenna, suo 'ultimo rifugio' e dove le sue spoglie riposano. Le opere in mostra a Ravenna provengono da prestigiosi musei italiani e internazionali e includono alcuni dei maggiori nomi dell'arte italiana conosciuti da Dante come Cimabue e Giotto, Arnolfo di Cambio, Nicola e Giovanni Pisano, Giuliano da Rimini. (ANSAmed).