Aboulmagd ha aggiunto che "la scienza ci dice che siamo ad un punto critico" e "ognuno è conscio della gravità del momento".
La Cop27 deve lavorare "sull'aumento dell'ambizione sulla mitigazione" del cambiamento climatico, spingendo "altri paesi ad aumentari i loro Ndc (impegni per la decarbonizzazione, n.d.r.)". Sull'adattamento al cambiamento climatico, "l'azione è rallentata, e bisogna dare un segnale, per completare il lavoro l'anno prossimo", alla Cop28 di Dubai.
Infine, "dobbiamo cominciare la discussione sulla finanza per i loss and damage", cioè sul ristoro delle perdite e dei danni provocati dal riscaldamento globale, specie nei paesi più poveri. "Abbiamo visto quello che è successo in Pakistan, Nigeria, Caraibi e Africa. Dobbiamo trovare spazio per discutere di questo, dobbiamo aiutare questi paesi".
Aboulmagd ha spiegato che il 7 e l'8 novembre ci sarà il vertice dei capi di stati e di governo, con oltre 100 leader presenti. I lavori saranno divisi su sei tavoli tematici, ai quali parteciperanno anche imprenditori, istituzioni internazionali ed esperti. Ciascuno dei giorni successivi sarà poi dedicato ad un tema specifico. (ANSAmed).
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