"Le Guide, rappresentando l'immagine del Parco all'esterno - ha detto il presidente Lucio Zazzara - dovranno essere in grado di comunicare senso di appartenenza e di valorizzare in ogni dettaglio il Parco stesso, oltre a sapersi rapportare con l'utenza straniera".
Il corso affronta anche il ruolo dell'interpretazione nella pianificazione delle aree protette e analizza i principali strumenti e mezzi d'interpretazione necessari per lo svolgimento della professione, analizza il significato e l'evoluzione del concetto di conservazione a livello globale, illustrando le risposte elaborate dalla comunità scientifica internazionale riguardo alla gestione dello sviluppo socio-economico e della tutela della biodiversità nei parchi.
È fondamentale obiettivo dell'Ente Parco avere a disposizione un elenco di operatori di alto profilo professionale che si pongano in maniera propositiva per la costruzione di attività che sensibilizzino alle questioni legate a tutela, gestione sostenibile e buone pratiche in materia ambientale, ai cambiamenti climatici, in stretto rapporto con le finalità e le strategie di conservazione e sviluppo del Parco.
Nella Badia Morronese, sede del Parco, è stato anche presentato il libro di Stefano Ardito "Escursioni nel Parco Nazionale della Maiella" edito da Idea Montagna. "La Maiella è un massiccio meraviglioso, è ricchissimo di sentieri e sono molto contento di essere riuscito, dopo anni di lavoro, a pubblicare questo libro - ha detto Ardito - La Maiella è famosa per i suoi itinerari lunghi e faticosi che vanno sul Monte Amaro, sull'Acquaviva, sulle altre grandi cime. Negli ultimi anni, però, c'è stato un grosso lavoro per sviluppare, aumentare e rendere meglio segnati i sentieri di quota media e di quota bassa. Ci sono i percorsi che vanno agli eremi celestiniani, i nuovissimi sentieri di Lettomanoppello e dei centri vicini che vanno verso le miniere di asfalto e di bitume abbandonate, una risorsa culturale enorme. Ci sono tanti percorsi ed è interessante il fatto che sulla Maiella, secondo massiccio più alto in Abruzzo e nell'Appennino, ci sono sentieri che possono essere percorsi, senza neve, tutto l'anno, anche in pieno inverno".
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