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Crisi: ogni giorno 2.300 greci perdono possibilità di cure

La denuncia viene dall'organizzazione Medici del Mondo

24 febbraio, 12:07

(ANSAmed) - ATENE, 24 FEB - A causa della grave crisi economica che ormai da sei anni attanaglia il Paese, ogni giorno più di 2.000 cittadini greci perdono l'accesso ai servizi sanitari gratuiti o sovvenzionati. La denuncia viene dall'organizzazione non governativa Medici del Mondo (nota anche come Medecins du Monde o MdM). Intervenendo ad una conferenza nell'ambito di una serie di eventi organizzati ad Atene in occasione del semestre greco della presidenza di turno europea, rappresentanti di Medici del Mondo hanno avvertito che in Grecia il fenomeno dell'esclusione sociale è drammaticamente in aumento.

"Circa 873.000 persone non hanno accesso al sistema sanitario nazionale e quasi 2.300 ogni giorno lo perdono", ha detto il presidente di MdM, lo spagnolo Alvaro Gonzalez, come riferito dai giornali. Da canto suo, la responsabile della succursale ellenica dell'organizzazione, Anna Mailli, ha sottolineato che un numero crescente di greci, e non di immigrati stranieri, si rivolge quotidianamente ai centri sanitari di MdM per ricevere cure gratuite. "L'anno scorso, di tutti i pazienti curati nei centri della capitale, i greci sono stati il 30%, mentre nel quartiere ateniese di Perama la percentuale dei greci ha raggiunto il 90%", ha detto Mailli aggiungendo che, sempre nel 2013, l'organizzazione ha vaccinato 9.000 bambini e ha assistito 445 donne in stato interessante. Sono circa tre milioni (su una popolazione totale di circa 11) i cittadini greci che non hanno assistenza sanitaria e, ha detto ancora Mailli, una donna incinta non assicurata ha bisogno di 650 euro per un parto normale e di 1.200 euro per un cesareo, mentre un programma di vaccinazione completo per un bambino costa 1.400 euro. "A causa dei tagli al settore della sanità, la Grecia è in una situazione molto estrema - ha concluso la donna -. Nel nostro Paese non c'è più nulla che si possa definire un sistema sanitario".(ANSAmed).

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