(ANSAmed) - TUNISI, 17 GEN - Dopo il divieto di produzione e
vendita del burka in Marocco, l'Algeria ha deciso di proibire i
passaggi in tv o radio dei predicatori religiosi dai toni
estremisti, dei salafiti, dei veggenti e dei medici ciarlatani.
A sette mesi dalla suo insediamento, l'Autorità di
regolazione dell'Audiovisivo (Arav) ha infatti pubblicato un
documento che elenca le regole che i canali radio televisivi
devono osservare riguardo al trattamento di argomenti religiosi.
Secondo il presidente dell'Arav, Zouaoui Benhamadi, l'Autorità visto il moltiplicarsi dei passaggi di questi predicatori sulle tv algerine, mira "a liberare la fede dai ciarlatani e da ogni sorta di fantasmagoria". "Non è ammissibile che la religione possa essere fatta oggetto di speculazione o manipolazione mediatica a fini politici o partigiani. Speriamo con il tempo di vedere i nostri predicatori tornare spontaneamente ad attenersi ad un discorso dottrinale conforme alle credenze locali e a far prova di non adesione a correnti di pensiero ostili alla modernità, alla concordia civile o alle nostre tradizioni ancestrali, ivi compreso il nostro modo di vestire", indica in un comunicato l'Arav. (ANSAmed).
Secondo il presidente dell'Arav, Zouaoui Benhamadi, l'Autorità visto il moltiplicarsi dei passaggi di questi predicatori sulle tv algerine, mira "a liberare la fede dai ciarlatani e da ogni sorta di fantasmagoria". "Non è ammissibile che la religione possa essere fatta oggetto di speculazione o manipolazione mediatica a fini politici o partigiani. Speriamo con il tempo di vedere i nostri predicatori tornare spontaneamente ad attenersi ad un discorso dottrinale conforme alle credenze locali e a far prova di non adesione a correnti di pensiero ostili alla modernità, alla concordia civile o alle nostre tradizioni ancestrali, ivi compreso il nostro modo di vestire", indica in un comunicato l'Arav. (ANSAmed).