(ANSAmed) - PALERMO, 2 AGO - "Persone che lavorano all'interno
della Iuventa avrebbero trasbordato, per due volte, sulla nave
migranti scortati da trafficanti libici non in situazioni di
pericolo". Lo ha detto in conferenza stampa il procuratore
facente funzioni di Trapani Ambrogio Cartosio che ha chiesto e
ottenuto il sequestro della imbarcazione bloccata da ieri sera a
Lampedusa. "Il sequestro preventivo - ha aggiunto - è stato
disposto per impedire la reiterazione del reato".
Il fatto che l'Ong sia fra quelle che non hanno firmato il
codice proposto dal governo italiano, ha precisato, "non c'entra
nulla con l'operazione odierna". Il magistrato escluderebbe
tuttavia legami tra l'Ong e i trafficanti. "Abbiamo documentato
incontri in mare ma siamo portati ad escludere collegamenti tra
Ong e libici", ha affermato Cartosio. Che anche esclude
categoricamente che qualcuno ''abbia agito per scopi di lucro''.
La Iuventa è stabilmente utilizzata per il soccorso di
migranti in prossimità delle coste libiche e per il loro
trasbordo su altre navi sempre in acque internazionali, e naviga
abitualmente nel mare Libico, in prossimità delle acque
territoriali del paese africano, dice la questura trapanese.
L'inchiesta trapanese sulle navi delle Ong che salvano migranti
di fronte le coste libiche era stata resa nota lo scorso aprile.
Poi il 10 maggio lo stesso Cartosi, in audizione alla
commissione Difesa del Senato, aveva detto: "La procura di
Trapani ha in corso indagini sull'ipotesi di favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina che coinvolgono non le ong come
tali ma persone fisiche appartenenti alle ong". (ANSAmed).
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