Circa 500 vigili del fuoco e 260 soldati di un reparto specializzato dell'esercito sono stati mobilitati per combattere le fiamme, che hanno distrutto oltre 8.000 ettari di terreno nel massiccio della Sierra Bermeja.
L'incendio, avvenuto in una zona con punti di alto valore ambientale, è costato la vita al pompiere Carlos Martínez Haro.
Altri due vigili del fuoco sono rimasti feriti, mentre 19 persone sono uscite illese dall'incidente dell'elicottero d'emergenza su cui volavano, caduto a terra dopo un impatto con un albero nella giornata di ieri durante le operazioni d'estinzione. Circa 2.600 persone sono state costrette ad abbandonare temporaneamente le loro case per la vicinanza delle fiamme. Le ultime potranno ritornare nelle loro abitazioni stamattina.
Secondo i tecnici responsabili del piano d'estinzione si è trattato del rogo più difficile da contenere mai osservato negli ultimi anni in Spagna, avendo caratteristiche nuove sulle quali influisce anche il cambiamento climatico globale. Ieri il pm ha comunicato che, secondo i primi accertamenti, è probabile che l'origine dell'incendio sia dolosa. (ANSAmed).
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