I media locali riferiscono di alcune centinaia di profughi, rimasti fuori dai centri di accoglienza, e sistemati in un campo improvvisato alle porte di Velika Kladusa, in prossimità del confine croato, fra i quali numerose donne e bambini. Le basse temperature e la pioggia degli ultimi giorni hanno sensibilmente peggiorato le condizioni di vita, con servizi igienici pressoché inesistenti e scarsità di cibo, la cui disponibilità è legata in larga parte all'attività di organizzazione umanitarie e donazioni private.
Secondo le autorità locali, nel cantone Unsko-Sanski, nell'estremo nordovest della Bosnia-Erzegovina, si trovano attualmente circa 1.500 migranti, concentrati intorno a Velika Kladusa e a Bihac. (ANSAmed).
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