"L'inasprimento della regolamentazione e il rafforzamento dei dispositivi di controllo e di sorveglianza alle frontiere, rendendo il passaggio sempre più difficile, accrescono i rischi", avvertono in una nota le Ong Cimade, Anafé (Association nationale d'assistance aux frontières pour les étrangers) e Amnesty international. "Questo nuovo dramma nei Paesi Baschi appesantisce il bilancio di morti al confine franco-spagnolo nel 2021", proseguono le associazioni.
Due altri cittadini africani, uno proveniente dalla Costa d'Avorio e uno proveniente dalla Guinea, sono morti annegati rispettivamente il 22 maggio e l'8 agosto tentando di attraversare la Bidassoa, un fiume tra Irun (Spagna) e Hendaye (Francia). Da quando la Francia ha ripristinato i controlli alle frontiere interne, dopo gli attentati del 13 novembre 2015, "drammi simili possono avvenire ogni giorno lungo le tratte migratorie", tra cui il confine con l'Italia, proseguono le Ong, aggiungendo che "alla frontiera franco-italiana, sono circa 30 i morti recensiti dal 2015". "Alle nostre frontiere si vanno moltiplicando i trattamenti indegni", denunciano i firmatari, deplorando "inaccettabili violazioni dei diritti umani".
(ANSAmed).
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