L'intera frontiera tra Ungheria e Serbia è sigillata da una barriera metallica e di filo spinato eretta dal governo del premier ultraconservatore Viktor Orban dopo la drammatica crisi migratoria del 2015-2016, quando la cosiddetta rotta balcanica fu percorsa da più di un milione di migranti diretti verso l'Europa occidentale. Tale flusso, nonostante gli accresciuti controlli e a dispetto di muri e recinzioni realizzate ai vari confini, non si è mai arrestato e prosegue incessante, più in estate ma anche nella stagione fredda, sulla direttrice che da Asia centrale e Medioriente porta in Turchia e da lì in Grecia, Bulgaria, Macedonia Nord, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Slovenia. (ANSAmed).
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