Lo riferisce il sito dell'agenzia Reuters precisando che si tratta di 742 salme raccolte nel 2016 da campi di battaglia e "sepolture informali".
I cadaveri hanno iniziato a decomporsi a causa di blackout che interrompono l'alimentazione elettrica dei container refrigerati: "Le interruzioni di corrente per lunghi periodi peggiorano la situazione" e "il cattivo odore", ha detto Salah Ahmed dell'unità di polizia che gestisce il complesso. Anche i corpi dei combattenti identificati da documenti o da ex commilitoni sono stati abbandonati da Paesi stranieri o familiari, lasciando al governo di Tripoli il compito di sbarazzarsene, segnala l'agenzia. Un piano che assegnava un cimitero di Sirte, città che l'Isis aveva conquistato nel 2015 e controllato per oltre un anno, è saltato per uno spostamento delle linee del fronte di una delle guerre civili libiche.
Un altro progetto, che prevedeva di seppellire i terroristi islamici in un cimitero originariamente dedicato ai migranti morti mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l'Europa, è stato cancellato perché il sito non è abbastanza grande. La polizia che gestisce il complesso afferma che il governo ad interim ha assegnato un budget per seppellire presto i corpi ma non sono stati annunciati né una data né un luogo, conclude la Reuters. (ANSAmed).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA