(ANSAmed) - BEIRUT, 7 DIC - Nella Siria attanagliata dal
crollo valutario, dalle sanzioni occidentali e da un conflitto
armato in corso da più di 11 anni si aggrava la crisi del
carburante: il governo ha decretato due giorni di chiusura di
tutti gli uffici pubblici perché i dipendenti delle istituzioni
statali non hanno la possibilità di giungere al luogo di lavoro
in assenza di mezzi di trasporto pubblico e privato. Come
riferisce oggi la tv di Stato siriana, la sospensione delle
attività degli uffici istituzionali riguarda i prossimi 11 e 18
dicembre, mentre il governo sta valutando la necessità di
decretare anche la chiusura temporanea delle scuole.
La carenza di carburante sta da giorni paralizzando diverse città della Siria nei territori controllati dalle forze governative, russe e iraniane. L'assenza di carburante ha colpito tutti i settori, incluso quello delle telecomunicazioni: il combustibile è necessario per alimentare i generatori di corrente privati, che si sostituiscono ormai da anni alle centrali elettriche statali non funzionanti. Inoltre non manca soltanto carburante per mezzi di trasporto, ma anche la nafta (mazot) usata per alimentare stufe per riscaldamento in un periodo invernale in cui le temperature sono scese sensibilmente nelle ultime settimane.(ANSAmed).
La carenza di carburante sta da giorni paralizzando diverse città della Siria nei territori controllati dalle forze governative, russe e iraniane. L'assenza di carburante ha colpito tutti i settori, incluso quello delle telecomunicazioni: il combustibile è necessario per alimentare i generatori di corrente privati, che si sostituiscono ormai da anni alle centrali elettriche statali non funzionanti. Inoltre non manca soltanto carburante per mezzi di trasporto, ma anche la nafta (mazot) usata per alimentare stufe per riscaldamento in un periodo invernale in cui le temperature sono scese sensibilmente nelle ultime settimane.(ANSAmed).