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Tunisia: caso rifiuti, condannato ex ministro Ambiente

Una società tunisina li importò illegalmente dall'Italia

TUNISI, 04 gennaio 2023, 16:49

Redazione ANSA

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La camera penale del Tribunale di primo grado di Tunisi ha condannato a tre anni di reclusione l'ex ministro dell'Ambiente tunisino, Mustapha Aroui, nel caso dei rifiuti domestici italiani importati illegalmente da una società tunisina nel luglio 2020. Lo si apprende da diversi media locali secondo cui il precedente ministro dell'Ambiente - anche lui indagato - Chokri Belhassen è stato assolto. Altre tre persone coinvolte in questo caso sono state condannate a tre anni mentre un dirigente del ministero dell'Ambiente e' stato condannato a dieci anni di reclusione. Il titolare della società tunisina importatrice dei rifiuti è stato condannato, in contumacia, a 15 anni di reclusione.

Aroui era stato arrestato nel dicembre 2020 dopo il suo licenziamento dal ministero degli Affari locali e dell'ambiente.

La vicenda risale all'estate 2020 quando le dogane tunisine scoprirono centinaia di container di rifiuti domestici, la cui importazione è vietata dalla legislazione tunisina e dalle convenzioni internazionali, ma che furono presentati amministrativamente dall'azienda importatrice come rifiuti plastici "non pericolosi".

Sul caso venne aperta in Tunisia prima un'indagine amministrativa e poi una penale che ha visto indagate 26 persone per corruzione, compresi i funzionari della dogana e l'ex ministro dell'Ambiente, Mustapha Aroui, che venne arrestato.

Dopo un lungo periodo di consultazioni e grazie alla firma di un accordo di cooperazione istituzionale tra Itala e Tunisia nel febbraio 2022, 213 container di rifiuti sono tornati in Italia al porto di Salerno.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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