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Turchia: film su caduta Costantinopoli, succeso e critiche

Storico colossal-nazionalista non piace a pianista-compositore

20 febbraio, 15:50

(ANSAmed) - ANKARA, 20 FEB - Il piu' grande colossal del cinema turco, il film ''Fetih 1453'' che esalta la presa di Costantinopoli da parte degli ottomani, sta ottenendo un successo di pubblico ma e' stato criticato fra l'altro per eccessivo nazionalismo islamico da uno degli artisti turchi piu' in vista, il pianista e compositore Fazil Say.

L'artista, come riferisce il quotidiano Milliyet, ha dovuto rilasciare una dichiarazione scritta per smentire di essere convolto nella produzione della colonna sonora della pellicola ma anche per confermare di aver lasciato il progetto per la megalomania che a suo dire trasuda dal film. Oltre a mancare di valore artistico, ha sostenuto Say, la pellicola idolatra il nazionalismo e potrebbe creare problemi a spettatori con differenti culture.

''Conquista 1453'' descrive la caduta di Costantinopoli, l'attuale Istanbul, ottenuta dal sultano Maometto II. Dopo un intenso battage degno del piu' atteso film dell'anno, ''Fetih 1453'' e' stato proiettato in contemporanea giovedi' scorso in oltre 130 cinema iniziando esattamente alle 14:53, un'ora pomeridiana insolita per le ''prime'' ma ottima per la cabala che evoca quell'anno storico per la Turchia. E storia, il film, l'ha gia' fatta in quanto con i 17 milioni di dollari del suo budget e' la produzione piu' costosa di tutti i tempi in Turchia. Le scene di battaglie con 15 mila comparse e gli effetti speciali in 3D che riproducono l'antica Bisanzio ne stanno assicurando un successo di pubblico esaltato dai media: un po' ovunque sbuca la locandina col barbuto Maometto II che si appoggia sulla spada mentre, alle sue spalle, orde di ottomani assediano le mura di Costantinopoli sotto un cielo rigato di infuocati lanci da catapulte.

Solo per la seconda volta, e dopo un film analogo del lontano 1951, il cinema turco torna ad affrontare il tema della presa di Costantinopoli, episodio marginale nella storia dell'epoca ma fondante agli occhi della nuova Turchia erdoganiana che ha abbandonato l'occidentalismo del fondatore del paese moderno, Kemal Ataturk, e guarda senza piu' timidezze al suo glorioso passato di impero esteso sui lembi di tre continenti: gli stessi che sono sulle mappe della diplomazia turca detta appunto ''neo-ottomana'', espressione mal tollerata da Ankara.

Il trailer del film si apre con una frase attribuita a Maometto che profetizza al suo omonimo la conquista di Costantinopoli. ''E' triste - sostiene l'editoriale di un giornale d'opposizione - ma milioni di turchi andranno al cinema sentendosi fieri dei loro antenati e mostreranno visivamente ai loro figli ''la nostra grandezza'''. Sul nazionalismo denunciato dal compositore Say e da una parte della stampa, riferiscono siti turchi, avevano gia' attirato una modesta attenzione due proteste che hanno accompagnato il lancio del film. In Germania l'associazione cristiana Via Dolorosa di Colonia ha esortato a boicottarlo in quanto i turchi si dovrebbero vergognare di quello che fecero ai cristiani e non esaltare la conquista di Costantinopoli. In Grecia, il settimanale To proto Thema ha bollato Fetih 1453 come un film di ''propaganda'' che occulta le ''uccisioni di massa di Greci e il saccheggio della loro terra da parte dei turchi''.

(ANSAmed).

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