(di Paola Del Vecchio)
(ANSAmed) - MADRID, 25 LUG - Dal Medio Oriente all'Egitto,
alla Grecia e più tardi a Roma, il Mediterraneo è stata la via
di comunicazione di idee, conoscenze, credenze, culture e
valori, la cui influenza ha cambiato il modo di intendere il
mondo. Quella storia è narrata nella mostra "Mediterraneo, dal
mito alla ragione", che da oggi al 5 gennaio propone il
Caixaforum di Madrid, curata da Pedro Azara e dal direttore
dell'area culturale della Obra Social 'La Caixa', Ignasi Miró.
L'esposizione archeologica riunisce una collezione di opere
dell'antichità greco-latina intorno a un tema comune: la
creazione dello spirito europeo. L'itinerario mostra
l'evoluzione del pensiero fra i secoli VI a.C. e IV d.C.,
attraverso una selezione di 165 opere greche e latine, sculture,
rilievi, ceramiche, affreschi, mosaici e gioielli, provenienti
da 32 musei europei, in particolare dal Museo Archeologico
Nazionale di Napoli, dal National Archaeological Museum di Atene
o dal Skulpturensammlung del Staatliche Kuntsammlung di Dresda.
L'evoluzione del Mare Nostrum dai mitici viaggi di Ulisse,
Giasone ed Eracle, all'ordinamento dello spazio umano, proprio
delle città coloniali greche.
La mostra è stata definita dai curatori un'esperienza
multisensoriale, attraverso la creazione di uno spazio virtuale,
con la ricostruzione dell'Agora classica di Atene, il luogo
della democrazia, per il dialogo e lo scambio di idee e merci.
Ma anche la possibilità, per il visitatore, di ascoltare
l'epitaffio di Sicilo, il triste lamento di un vedovo per la sua
amata, che risale al primo secolo d.C. ed è considerata la
composizione musicale più antica nota in Occidente. E poi
rilievi greci di marmo del II secolo d.C., urne cinerarie,
affreschi del V secolo d.C., preziosi libri, incunabili di testi
greco-latini del XV secolo, per non trascurare il potere della
parola.
L'intero percorso affonda le radici nelle leggende e nei
miti, come quello della Sfinge, o anche l'incontro di Eros e
Psiche, perché - ha spiegato Pedro Azara nella presentazione ai
media - "la ragione non sostituisce il mito, ma si completano e
si arricchiscono a vicenda".
'La persona. Il mistero dell'anima' è lo spazio della mostra
che propone una riflessione sulla nuova concezione della
persona, che sostituì la forza del guerriero con quella
interiore del filosofo. (ANSAmed).
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