Per secoli, la città di Palmira è stata luogo d'incontro tra Oriente e Occidente. La sua storia inizia duemila anni prima della nascita di Cristo, ma è solo dal III secolo a.C. che inizia a sorgere un vero e proprio centro abitato. Il momento di massimo sviluppo della città si registra tra il I e il III secolo d.C. in piena età imperiale romana, quando il centro abitato diventa una vera e propria metropoli. Splendidi palazzi e monumenti celebrano la ricchezza e la prosperità dei signori di Palmira che hanno preso il controllo di buona parte del commercio tra Oriente e Occidente. Tra Cina, India, Arabia e Roma. Nel Settecento, la città entra nell'immaginario collettivo occidentale come meta esotica e affascinante, pericolosa e intrigante. I racconti di viaggio e le stampe che raffigurano le sue maestose rovine (tra cui quelle dell'italiano Borra) esercitano un grande fascino in Europa, attirando viaggiatori ed esploratori per tutto il XVII e XIX secolo.
La storia di questa città affascinante e misteriosa viene raccontata con passione da Maria Teresa Grassi, che proprio con Khaled al-As'ad, uno dei massimi esperti di Palmira fino al barbaro omicidio del 2015, ha collaborato strettamente. Un racconto appassionante che permette d'immergersi tra colonne e antichi monumenti. Alla scoperta delle storie dei mercanti che fecero la fortuna della città e della vicenda di Zenobia, vera "regina del deserto", che accarezzò il sogno di creare un Impero d'Oriente rivaleggiando con Roma. Nel Novecento hanno poi inizio gli studi e le ricerche nel sito, gli scavi e i lavori di restauro che hanno consegnato all'umanità un patrimonio inestimabile che dal 1980 è sotto la tutela dell'Unesco.
Le distruzioni perpetrate dai miliziani dell'Isis (sono stati demoliti i templi di Bal e di Balshamin, l'Arco monumentale sulla grande via colonnata e alcune tombe, mentre sono stati danneggiato il Tetrapilo e il teatro) hanno fatto conoscere a tutto il mondo la città di Palmira. Oggi studiosi e archeologi devono affrontare le nuove sfide legate al restauro e alla possibile ricostruzione dei monumenti distrutti. (ANSAmed).
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