Queste scoperte, spiega l'Inp, sono il risultato di studi archeologici sottomarini intrapresi come parte di uno studio nell'ambito di un progetto per proteggere l'intera costa della regione dall'erosione marina. Tale progetto è sostenuto dal Saudi Development Fund e affidato all'Agenzia per la protezione e lo sviluppo della costa (Apal) che si è impegnata a coprire i costi dei lavori su questa scoperta archeologica senza precedenti ricorrendo alla società di consulenza Maritec.
Il lavoro di studi subacquei proseguirà fino a metà dicembre 2020 da un team di esperti dell'Inp, supervisionato dall'esperto in patrimonio subacqueo Wafa Ben Slimane in collaborazione con il subacqueo professionista Slim Mdimegh, coadiuvato da una squadra di sommozzatori professionisti della la Marina militare tunisina, con il supporto logistico e tecnico del ministero della Difesa. (ANSAmed).
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