(ANSAmed) - PALERMO, 11 MAG - È un puzzle che sta componendo
i suoi ultimi pezzi, quello della prossima edizione de Le Vie
dei Tesori. Di sicuro non c'è parte della Sicilia da cui non
arrivi interesse a far parte del circuito, sintomo di una grande
voglia di ripartire nel segno di una bellezza partecipata dalle
comunità. Una Sicilia che si scopre a poco a poco,
trasformandosi in un unico museo diffuso: negli otto weekend di
settembre e ottobre tornerà per la sua quindicesima edizione il
festival che ogni anno apre, racconta e mette in rete bellezza,
cultura e storia della Sicilia.
Il 10 maggio il festival ha annunciato le sue prossime date
nel corso di un incontro alla Borsa internazionale del Turismo,
quest'anno svolta in versione digitale. Si sono collegati gli
assessori della Regione siciliana Manlio Messina (Turismo),
Roberto Lagalla (Istruzione) e Alberto Samonà (Beni culturali),
la Fondazione Le Vie dei Tesori, con il suo presidente Laura
Anello. E alcuni degli amministratori delle città che
partecipano al festival. "Le Vie dei Tesori è riuscito a sfidare
il covid, è la nostra speranza per il futuro, per il rilancio
del turismo. Supporteremo la comunicazione delle iniziative
della rassegna e quelle parallele legate ai percorsi nei borghi:
attendiamo molti turisti quest'estate e Le Vie dei Tesori sarà
una delle iniziative su cui puntiamo di più" spiega l'assessore
regionale al Turismo, Manlio Messina.
"Ci prepariamo ad un'edizione speciale di rinascita delle Vie
dei Tesori che percorrerà la Sicilia per due mesi. Tesori
architettonici e naturalistici aperti al pubblico, un'unica rete
di pubblico e privato. Cultura vuol dire sviluppo ed economia,
per ripensare i nostri centri urbani e i nostri parchi,
nell'ottica della crescita e della progettualità", interviene
l'assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà.
"Anche quest'anno migliaia di studenti liceali e universitari
potranno collaborare alla grande e colorata realtà delle Vie dei
Tesori: sarà per loro un'occasione di crescita e uno sguardo al
futuro per chi vuole lavorare nel turismo" dice l'assessore
regionale all'Istruzione, Roberto Lagalla.
Giardini, terrazze segrete, monasteri, palazzi nobiliari,
aree archeologiche, ma anche ruderi con un passato affascinante.
"Le Vie dei Tesori - dice il presidente della Fondazione, Laura
Anello - è da sempre la manifestazione di una comunità che si
riprende il suo patrimonio, se ne riappropria, impara a
conoscere la propria storia attraverso luoghi ed esperienze,
partecipa a una semina partecipata di conoscenza. Siamo convinti
che quest'anno possa essere davvero un'occasione di rinascita
collettiva".
La quindicesima edizione è in piena fase organizzativa: i
luoghi saranno oltre 400, pronti a raccontarsi. Dall'11 al 26
settembre per tre weekend, sabato e domenica, luoghi da scoprire
a Bagheria e a Termini Imerese (nel Palermitano); nei tre tesori
della costa occidentale, Trapani, Mazara del Vallo e Marsala;
nelle due città dell'interno, profondamente diverse, Enna e
Caltanissetta, e Noto con il suo strepitoso barocco. Nei cinque
fine settimana di ottobre, dall'1 al 31, toccherà alle due
ammiraglie, Palermo da dove il festival è partito tanti anni fa,
e la nobile Catania; e nei primi tre weekend di ottobre, dall'1
al 17, si aggiungeranno anche Ragusa e Scicli, Sciacca. E una
"coda" lontana del festival sarà anche a Mantova, come ormai
succede da quattro anni in collaborazione con la Federazione
italiana Amici dei Musei. (ANSAmed).
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