Sul palco un attore (Rabii Brahim, di origine tunisina) si sottopone ad un provino, soddisfacendo ogni esigenza che gli verrà richiesta; eppure il ruolo non sembra scritto per lui: "Io non sono Amleto", reciterà ironicamente da Heiner Muller.
Attraverso un monologo, che poi diventerà dialogo, con l'inserimento di video e brani, lo spettacolo - che vede alla regia Anna Serlenga - porta a riflettere, in maniera scanzonata e leggera, sugli stereotipi e i cliché che imperversano anche nel campo dello spettacolo, dove i ruoli affidati ad attori ed attrici arabi o di colore/afrodiscendenti (meglio) non possono poi troppo allontanarsi da una serie di figure retoricamente ben stilizzate: lo spacciatore, il kamikaze, la prostituta….
perpetuando stereotipi ed evidenziando quel dispositivo di potere che entra in gioco in una situazione come quella di un provino. Attraverso generi diversi e in equilibrio tra finzione e realtà, lo spettacolo mette a fuoco quel "paternalismo coloniale" che ancora sopravvive persino sulla scena, il luogo simbolo di ogni rappresentazione possibile. "Gli altri" tenta quindi, mischiando voci e punti di vista (interpellando, come in un docu-film, una serie di performer in video), di riaffermare il diritto a una diversa narrazione possibile, anche sulla scena.
Corps Citoyen è un collettivo artistico pluridisciplinare basato tra Tunisi e Milano. Lo spettacolo è realizzato a Tunisi grazie al sostegno dell'Istituto Italiano di Cultura a Tunisi.
Una produzione CORPS CITOYEN con il sostegno di ZONA K nell'ambito del progetto IntercettAzioni - Centro di Residenza Artistica della Lombardia, mare culturale urbano/Qui e Ora residenza teatrale/COX 18/Tatwerk Performative Forschung/BASE Milano/Santarcangelo Festival.
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