Per questo è particolarmente interessante tornare su quei fatti, 160 anni dopo, con il libro Essere Mille di Stefano Cascavilla (in uscita il 19 maggio per Exorma), che ha viaggiato nei luoghi tra Marsala e Palermo per riscoprire non solo la vicenda storica, ma anche le zone dove si svolse, tra l'11 e il 30 maggio del 1860, la prima fase missione garibaldina.
Obiettivo dell'autore è far rivivere al lettore l'esperienza umana ed epica di un manipolo di eroici combattenti decisi a strappare una parte della Penisola alla dominazione borbonica, con l'obiettivo di unificare l'Italia.
Un'esplorazione che parte dai diari e dai resoconti dei garibaldini, per arrivare sulla polvere delle campagne siciliane, tra fichi d'india, bagli (cortili delle masserie) abbandonati e panorami sbalorditivi. La narrazione è costruita in capitoli brevi e dal tono leggero, a due voci: quella del camminatore narrante e quella parallela dei Mille, ripresa testualmente dai diari.
Il lettore trova quindi 10 tappe a piedi, corredate di cartografia e di tutte le indicazioni necessarie per permettere a chiunque, indossata una camicia rossa, di provare a essere uno dei Mille. Accompagnato dalle riflessioni e dalle descrizioni di Cascavilla, esperto di trekking e montagna, istruttore di alpinismo che ha tra l'altro partecipato alla spedizione Karakorum 2014.
Studioso dei temi della realtà psichica e del mito, partecipa a viaggi e attività di cooperazione in Mali, Nepal, Malawi, Senegal, Guatemala, Kenya. Dal 2012 si dedica ai lunghi cammini, che percorre in solitaria, tra i quali il sentiero del Vallo di Adriano (da Newcastle a Maryport), l'Appia Antica (Roma - Brindisi), la Via Egnatia (Durazzo - Salonicco - Alexandrupoli - Istanbul), oltre al Cammino di Santiago e agli altri cammini più celebri. Per Exòrma ha pubblicato Il dio degli incroci.
Nessun luogo è senza genio (2021). (ANSAmed).
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