Il rischio di poverta' o esclusione sociale e' piu' elevato rispetto a quello medio europeo (24,2%), soprattutto per la componente della severa deprivazione (11,1% contro una media dell'8,8%) e del rischio di poverta' (19,6% contro 16,9%).
I valori piu' elevati di rischio poverta' o esclusione sociale si registrano tra i residenti del Mezzogiorno (46,2%), tra i componenti delle famiglie numerose (40,1%), monoreddito (46,6%) e di quelle con tre o piu' figli (41,7%), soprattutto se minori (46%).
In particolare, aumentano rispetto al 2010 gli individui che vivono in famiglie che dichiarano di non potersi permettere, nell'anno, una settimana di ferie lontano da casa (dal 39,8% al 46,6%), che non hanno potuto riscaldare adeguatamente l'abitazione (dall'11,2% al 17,9%), che non riescono a sostenere spese impreviste di 800 euro (dal 33,3% al 38,5%) o che, se volessero, non potrebbero permettersi un pasto proteico adeguato ogni due giorni (dal 6,7% al 12,3%).
A livello geografico, il 19,4% delle persone residenti nel Mezzogiorno e' gravemente deprivato (valore piu' che doppio rispetto al Centro, 7,5%, e triplo rispetto al Nord, 6,4%). Nel Sud l'8,5% delle persone senza alcun sintomo di deprivazione nel 2010 diventa gravemente deprivato nel 2011, contro appena l'1,7% nel Nord e il 3% nel Centro. (ANSAmed).