(ANSAmed) - LISBONA - Il Portogallo sta procedendo bene lungo la strada tracciata dalla Troika (BCE-FMI-UE) per il rispetto degli acccordi legati al prestito di 78 miliardi avvenuto nel 2011, ma ci sono ancora pericoli, tra i quali un intervento della Corte Costituzionale che ad aprile bocciò una precedente manovra del Governo. Lo sostiene la Commissione europea in un'analisi resa nota oggi e riportata dai media portoghesi.
A settembre il Portogallo aveva un surplus di 15 miliardi per garantire le esigenzee di finanziamento fino a metà del prossimo anno. Ma la Commissione teme che qualora la Corte dovesse intervenire bocciando alcune delle misure presenti nel bilancio 2014, il Goiverno conservatore di Pedro Pasos Coelho si troverebbe in serie diffficoltà e nelle condizioni di non poter garantire il rispetto degli impegni.
All'inizio di ottobre il Portogallo aveva superato l'esame della Troika per la concessione dell'ottava e nona tranche da 5,5 miliardi del salvataggio e aveva migliorato le previsioni di crescita per il 2014. Un nuovo esame, il decimo, della situazione economica da parte dei tecnici della Troika è previsto per la prima settimana di dicembre.
Il bilancio è improntato al massimo rigore, con numerosi tagli della spesa pubblica in modo da riuscire a rispettare il 4% di disavanzo richiesto per il 2014 dalla Troika. La spesa complessiva è di 3,9 miliardi, pari al 2,3% del PIL. Tra le misure maggiormente impopolari figurano la riduzione dei salari, delle pensione e dei dipendenti pubblici; l'aumento di cinque ore settimanali lavorative nel pubblico impiego, l'aumento dell'eta' pensionabile a 66 anni, il blocco delle pensioni di reversibilita' se il cumulo supera i duemila euro mensili.
Nell'ultimo mese vi sono state numerose manifestazioni di protesta e scioperi anche da parte dell'esercito, delle forze di polizia (oggi una manifestazione a Lisbona) e dei magistrati (i pubblici ministeri sciopereranno il 25 novembre). (ANSAmed).