Il Fondo Monetario Internazionale
prevede una forte crescita dell'economia dei Paesi esportatori
di petrolio, ma avverte che l'espansione potrebbe essere
rallentata sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di
sviluppo a causa dell'aumento dell'inflazione a livello
internazionale e il basso progresso delle vaccinazioni nelle
nazioni economicamente più deboli. L'Fmi prevede comunque una
prospettiva migliore per gli esportatori di petrolio. In
generale, riporta il Gulf News, nell'area Mena (Medio Oriente e
Nord Africa) la crescita del Pil è prevista del 4,1% per il 2021
e il 2022. La crescita media per i Paesi del Golfo è del 2,1%
nel 2021 e del 3,68% nel 2022 con l'Arabia Saudita che è in
testa nelle previsioni con il 2,8% quest'anno e il 4,8% l'anno
prossimo, mentre gli Emirati Arabi Uniti sono attesi a una
crescita del pil del 2,2% quest'anno e del 3% nel 2022.
Con l'attesa crescita dei prezzi petroliferi, le finanze
pubbliche degli esportatori di petrolio continueranno a salire
con gli investimenti stranieri in Arabia Saudita e in Eau che
proseguiranno ad arrivare con costanza. Il Fondo Monetario
Internazionale prevede anche una crescita modesta nei due Pesi
del Golfo persico, rispetto a una pressione forte nell'area
Mena: negli Eau la previsione dell'inflazione è del 2%
quest'anno e del 2,2% nel 2022, mentre per l'intera area del
Golfo la previsione per quest'anno è dell1,5-2% e del 2-3% nel
2022.
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