L'accordo è stato firmato dalla Eau Space Agency e la Israel Agency ieri all'Expo 2020 di Dubai, riporta il quotidiano The National.
Nell'ambito della cooperazione, l'Eau svilupperà delle attrezzature scientifiche e farà scambio di ricerche con la missione lunare israeliana Beresheet 2. "La condivisione delle conoscenze è una parte fondamentale della visione degli Emirati per creare una industria spaziale nazionale competitiva", ha dichiarato Sarah Al Amiri, ministro per la tecnologia avanzata e presidente della Eau Space Agency. "Se guardiamo - ha aggiunto - ai programmi spaziali di maggiore successo nella storia, il comun denominatore è la collaborazione. Israele ha un'industria spaziale internazionalmente riconosciuta e sviluppare una partnership bilaterale e multilaterale non è mai stata così importante come ora che entriamo in una nuova era dell'esplorazione spaziale".
Il primo tentativo israeliano di atterrare sulla luna è fallito nel 2019 dopo che la navicella è precipitata sulla superfice del satellite. La nuova navicella farà un secondo tentativo nel 2024. I due Paesi coopereranno anche su un satellite franco-israeliano che venne lanciato nel 2017 e che si occupa di temi ambientali, raccogliendo dati dallo spazio sulla vegetazione e l'ambiente che verranno ora condivisi anche con gli Eau. Ci sarà anche una collaborazione tra Israele e gli emirati sul progetti di ricerca universitari.
"Oggi - ha spiegato Orit Farkash-Hacohen, ministro dell'innovazione, scienza e tecnologia di Israele - abbiamo firmato una serie di accordi con l'agenzia spaziale degli Eau e grazie a questi accordi e al lavoro già fatto insieme stiamo già lanciando dei progetti. Condivido la visione del ministro Al Amiri sul legame tra la scienza e lo spazio non solo come stimolo economico ma anche per usarlo per l'educazione delle nostre prossime generazioni".
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