"Si tratta del risultato del blocco pressoché totale della stagione turistica invernale e della ripresa di quella estiva. A mancare all'appello sono stati soprattutto - sottolinea Coldiretti - i turisti stranieri bloccati alle frontiere dall'avanzare dei contagi e dalla misure di restrizione adottate ma a calare sono state anche le presenze nazionali soprattutto nelle festività di fine anno mentre risultati più positivi si sono registrati nel periodo estivo".
Per gli italiani, spiega ancora l'associazione, "rispetto alle mete tradizionali si è registrata una decisa svolta verso le vacanze di prossimità dove a far la parte del leone sono stati soprattutto i piccoli borghi che - sottolinea la Coldiretti - consentono di coniugare la voglia di tranquillità con la possibilità di godere di spazi di libertà più ampi". Un fenomeno favorito anche dalla diffusione capillare dei 5mila piccoli comuni italiani e dall'ospitalità nei piccoli centri, secondo l'associazione di una rete composta da oltre 25mila strutture agrituristiche.
"Nonostante questo il 2021 per le difficoltà generali si è chiuso - conclude la Coldiretti - con quasi un milione di arrivi in meno rispetto al prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo delle presenze degli stranieri ma anche degli italiani secondo Campagna Amica". (ANSAmed).
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