"Facciamo tutto il possibile affinché questa situazione finisca", assicura il portavoce del governo, Olivier Véran, intervistato da radio RTL all'indomani della riunione d'emergenza con la premier Elisabeth Borne. Véran invoca la possibilità che le forze dell'ordine procedano al sequestro degli impianti bloccati per riaprire gli accessi ai depositi.
Nei giorni scorsi, Parigi non ha escluso un eventuale ricorso agli stock strategici statali per fermare la crisi. Secondo fonti del governo, la penuria totale o parziale di carburanti riguarda al momento il 15% delle stazioni di servizio del Paese.
Una situazione principalmente legata allo sciopero per i salari indetto nelle raffinerie di Totalenergies ma anche allo sconto di 20 centesimi sul carburante applicato dal primo settembre dal gruppo petrolifero. Ma i sindacati di TotalEnergies ed Esso-ExxonMobil non mollano e, anzi, oggi hanno annunciato una ulteriore proroga dello sciopero. La proroga è stata estesa a una quindicina di stazioni di servizio lungo le autostrade della Francia. La protesta, precisano fonti sindacali, blocca attualmente una raffineria in Normandia, vicino Le Havre, un deposito di carburanti nelle Fiandre, vicino Dunkerque e la 'bio-raffineria' di La Mède (Bouches-du-Rhône), ha detto all'agenzia France Presse Thierry Defresne, segretario CGT del comitato europeo TotalEnergies. Mentre si moltiplicano le critiche contro il governo dell'opposizione, a cominciare dal Rassemblement National di Marine Le Pen.(ANSAmed).
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